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Ho 50 anni, passati... da poco, una visione della vita in genere positiva,con figli e tanta voglia di fare, tante cose, sempre, ma troppo poco tempo.....mi piace la compagnia, ma amo la solitudine e perdermi nella malinconia delle riflessioni.

giovedì 29 dicembre 2011

BISCOTTI ALLE ARACHIDI

Sono buoni sempre, ma quest'anno li ho messi tra i biscotti di Natale....

Con questa dose ne sono venuti 62 di medie dimensioni
-300 gr di farina setacciata
-150 gr di zucchero semolato
-2 cucchiai di cacao amaro in polvere setacciato
-½ cucchiaino di essenza di vaniglia o ½ bacca di vaniglia
-150 gr di arachidi pulite e tritate grossolanamente
-150 gr di burro pomata
-1 uovo
-3 cucchiai di rum
-Zucchero al velo q.b.

ESECUZIONE: ACCENDERE IL FORNO A 180°C
Lavorare insieme tuti gli ingredienti ottenendo un impasto omogeneo e ben maneggiabile da cui ricavare delle palline della grandezza di una noce da porre poi in una teglia rivestita di carta forno,attenzione a lasciare dello spazio tra i biscotti, cuocere per 20’ circa far raffreddare e spolverizzare di zucchero al velo,conservare in scatole di latta.



BISCOTTI DI NATALE

Il Natale ha oramai girato l’angolo,
ma prepararsi al suo arrivo è stato faticoso,non è stato faticoso il cucinare in sé…raramente mi stanca,ma inserire lo straordinario al quotidiano…non ho un angolo mio in cui potermi dedicare al decoro, alla confezione e quindi sul tavolo della cucina ogni volta pranzo e cena è un metti e leva….ma quello è lo spazio….e quanto caos in quelle settimane ch precedono il Natale, si perché tolgo e metto, ma intorno al al tavolo….il delirio….pennelli, vasetti pieni di ogni colore,contenitori con di tutto un po’, perché’ tutto fa decoro, un candido si trasforma in una pallina sull’alberello di frolla…la fantasia c’è,tanta, è lo spazio che manca!!!!! E poi scatole di latta di ogni forma e colore…si perché ogni biscotto va mantenuto con i suoi simili,mica si possono mischiare gli impasti,i sapori,i profumi….un apri e chiudi continuo alla ricerca di questo o quel biscotto…e poi i vassoi, grandi , devono essere spaziosi per contenere le formine di pasta di zucchero che devono asciugarsi e non si possono mettere in balcone….prenderebbero umidità…ed eccolo il vassoio vagare dalla cucina al salone e ritorno, rimbrotti ed occhiatacce dei miei conviventi ( marito e figli) per nulla comprensivi a questo mio interesse che loro considerano “infantile” ed allora come un giocoliere mi sono districata ancora una volta tra zucchero ,mandorle e granella di nocciole, zuccherini argentati e sbuffi di cacao per realizzare quei sacchetti profumati, colorati ed infine infiocchettati che tanto mi soddisfano e mi appagano…ma un pensiero sempre mi si presenta…chi li riceve ne capirà il valore?????
Quest'anno tutto ha avuto inizio a fine in novembre, in quel mese il maritozzo compie gli anni ed io amorevolmente preparai una meravigliosa pasta di zucchero (pdz) , non amo la pdz, non ne amo il sapore, ma devo dire che si lavora che è una meraviglia, non si crepa e dura a lungo.
Vi dicevo che l'avevo preparata per potergli poi fare una bella torta decorata...ma quando aprendo il frigo mi chiede cosa fosse quel panetto (all'inizio aveva pensato ad un latticino) alla mia spiegazione rifiuta la torta decorata in modo categorico a favore della sua sempre amata zuppa inglese....quindi la pdz  me la sono ritrovata  preparata con largo anticipo e l'ho conservata in frigo avvolta nella pellicola.
Intanto nella mia testa andavo a ricordare dei biscotti che mi erano piaciuti....inizio la ricerca  e li trovo,attendo però l'arrivo dello stampino che Silvia mi aveva ordinato...nell'attesa mi preparo la base di frolla e mi diverto con quello che ho in casa.....
Questo biscotto ha base di FROLLA CLASSICA DI SANTIN PER BISCOTTI E TARTELLETTE

285 g di burro
150 g di zucchero a velo
50 g di farina di mandorle
1/4 di stecca di vaniglia
1/2 cucchiaino di fior di sale o Maldon, io ho usato comune sale da cucina
2 uova
500 g di farina 00

Io ho lavorato tutto nel KA,poi passaggio in frigo,poi formatura dei biscotti ed ho infornato a forno caldo a 180°C per poco meno di 20’, non devono colorare molto,con la forma che vedete nella foto ho ricavato 47 biscottoni, del diametro di 7 cm, ne ho appena mangiato uno per misurarne il diametro...ottimo impasto!
Il decoro in blu è stato fatto con comune glassa reale alla quale ho aggiunto del colorante liquido blu.
Il fiocco di neve è formato dall'impasto di pasta di zucchero che ho disteso a 3mm di spessore e che poi ho tagliato con lo stampino, ho fermato la pdz con un poco di glassa e poi fatto asciugare e decorato con un pennello blu per alimenti della decora.


LA PASTA DI ZUCCHERO SETOSA CON GLICERINA E BURRO 
per coprire una torta da 24/26 cm di diametro
la ricetta è di vittoria48 
-6 gr di gelatina in fogli
-30 ml di acqua fredda
-70 gr di glucosio liquido
-8 gr di glicerina per alimenti (glicerolo) in farmacia
-16 gr di burro a T ambiente
-450 gr di zucchero al velo comprato


Porre in ammollo, in un pentolino c0on l'acqua la gelatina ed attendere che l'assorba tutta, poi mettere il pentolino a bagno maria e far sciogliere la gelatina,quindi aggiungere il glucosio,il burro e la glicerina e sempre a bagnomaria continuare a mescolare finchè non è tutto amalgamato,attenzione a non far bollire il composto...
Porre lo zucchero nel robot e lentamente con le lame in movimento aggiungere il liquido del pentolino, continuare a lavorare fin quando lo zucchero non sia stato tutto assorbito, anche se avete ottenuto delle briciole ponete il tutto sul piano di lavoro ed iniziare ad impastare fin quando il composto diventa  bello liscio, si ottiene un impasto meraviglioso sotto le mani, conservarlo avvolto in una pellicola.
Si può usare anche subito senza il passaggio in frigo.Nel caso in cui la dovete lavorare dopo il frigo potete "scaldarla" con l emani o anche con un colpetto di mw a Vs piacere....
Fare attenzione a rispettare le dosi, ma all'occorrenza ci si può aiutare con dello zucchero al velo o dell'amido di mais (da usare con parsimonia) se risulta troppo morbida....
Se risulta troppo dura ci si possono inumidire  le mani con del burro.

Poi, in seguito arriva anche lo stampino, e cerco di replicare questi 
Ed ecco nella foto la mia produzione natalizia quasi al completo....
i biscotti con base di frolla di Santin e copertura di pdz setosa sono i  n 5
Per le ricette degli altri biscotti....a breve!!!!

biscotti n 4....BACI DI DAMA ricetta di annalabi,coquinaria

-100 gr di burro
-150 gr di farina
-100 gr di zucchero
-100 gr di nocciole, la farina o finemente tritate
-50 gr di cioccolato fondente
-un pizzico di sale

ESECUZIONE:
Se partite dalle nocciole intere sgusciatele poi spellatele,io preferisco metterle in acqua bollente e poi rimuovere la pellicina aiutandomi con un canovaccio....altrimen5ti passatele in forno caldo per un 10' circa e poi spellatele sfregandole tra loro ed aiutandovi sempre con un canovaccio...scegliete voi!
Dopo la spellatura tritatele nel frullatore  insieme ad un poco di zucchero che servirà ad assorbire il grasso che cedono....
Ora lavorate tutti hgli ingredienti ottenenedo un impasto omogeneo,lasciar riposare in un luogo fresco per 1h.Riprendere la massa e dargli la forma di palline, non fatele troppo grandi, stendetele distanziate bene in teglia ricoperta di carta da forno e passatele a riposare in frigo per 15/20',questo passaggio è obbligatorio per evitare spatasci, intanto ACCENDETE IL FORNO A 170°C.
Porli in forno per 15/18 minuti il profumo vi avvertirà dell'avvenuta cottura,appena sfornati non toccateli,sono molto friabili,troppo friabili,lasciateli raffreddare sulla loro teglia di cottura, da freddi unite due palline tra loro con cioccolato fondente fuso, fate raffreddare per bene il cioccolato poi conservatele nelle scatole di latta....

biscotti n 3....I CUORI DI CIOCCOLATO
-250 gr di farina
-100 gr di mandorle finemente macinate
-120 gr di burro
-100 gr di burro
-100 ge di zucchero
-50 gr di cioccolato fondente grattato
-1 uovo
-1 pizzico di cannella
-1 pizzico di cardamomo
-1pizzico di chiodi di garofano
PER DECORARE:
Glassa reale 
mandorle tritate
La glassa reale di ottiene unendo zucchero al velo (comprato) con albume di uovo, la quantità di zucchero al velo utilizzata è, in proporzione, considerevole, ma personalmente non seguo una dose,faccio a "consistenza", alle volte delineo prima il disegno del decoro con una glassa molto densa , poi la diluisco un poco e riempio il vuoto...la vera glassa reale prevede anche qualche goccia di limone che spesso non metto...



lunedì 12 dicembre 2011

LO STOLLEN......IL QUARKSTOLLEN

Lo stollen è un antico dolce tedesco di cui esistono molte varianti in base agli ingredienti che si utilizzano,la ricetta originale molto probabilmente  prevedeva l'uso del lievito di birra, in questa versione "moderna" è stato sostituito con il lievito chimico.E' un dolce che ho già provato in passato, con il lievito di birra, ci è piaciuto e quest'anno ho voluto provare la versione con il lievito chimico.
Questa ricetta l'ho presa da Cansado,un coquinario è grazie a lui che ho conosciuto lo stollen, questa versione del dolce è il QUARKSTOLLEN in cui appunto si utilizza il quark, che qui è stato sostituito con la ricotta di mucca....
poi io ho voluto aggiungerci al centro del marzapane che è una prerogativa del MARZIPANSTOLLEN, tutto chiaro???
foto presa dal web

Ecco la ricetta:
-farina 500 g
-bustina di lievito chimico 1
-zucchero 175 g
-bustina di zucchero van. 1
-sale qb
-fiala di essenza di mandorle 1
-rum 5 cucchiai
-cardamomo in polvere 1 cucchiaio*
-uova grandi 2
-burro 180 g
-ricotta magra 250 g
-Zibibbo 250
-Uva di Corinto 125
-mandorle tritate 150 g
-cedrini 100 g

- marzapane a piacere


dopo la cottura
-burro fuso 100 g
-zucchero a velo 150 g



*io acquisto i semi interi poi elimino le capsule,libero i semini interni e li frullo.


ESECUZIONE:ACCENDERE IL FORNO A 180°C
Iniziate ponendo a bagno l'uvetta nel rum per almeno 2/3 ore o anche tutta la notte.


Fate attenzione che la dose del rum sia giusta,così da ammorbidire l'uvetta senza "rilasciare" rum, potete aiutarvi usando del rum tiepido.Se non trovate i due tipi indicati di uvetta usate tranquillamente quella che trovate, in questa occasione non avendo uvetta a sufficienza ho usato anche dei mirtilli rossi secchi.

Lavorate tutti gli ingredienti  ottenendo un impasto a cui darete la forma di una pagnotta che disporrete su carta da forno, premete leggermente al centro,sul lato lungo del dolce con il mattarello creando il caratteristico avvallamento...infornate per 1 ora, al termine della cottura tirate fuori il dolce e spennellatelo,ancora caldo con TUTTO il burro fuso, poi spolverizzatelo bene con lo zucchero al velo, fatelo freddare poi conservatelo avvolto nella carta alluminio facendolo "maturare" ,l'usanza prevede che il dolce venga preparato il 6 dicembre e mangiato alla vigilia.
Se vi interessa un pò di storia leggete come la racconta il sito della città di Desdra....
Pur non essendo presente nella ricetta ho voluto porre un pezzo di marzapane (acquistato) al centro del dolce....


Purtroppo nella fretta ho cancellato le foto dello stollen ricoperto di zucchero al velo,finito, queste sono le foto dopo la spennellatura con il burro.
Attenzione perchè è molto delicato appena uscito dal forno......ma in fondo le bricole servono a soddisfare la curiosità di come è venuto....

mercoledì 7 dicembre 2011

UNA CARRELLATA DI DOLCETTI DA GUSTARE.....CON GLI OCCHI!!!!

Un pomeriggio un pò retrò ....

PER IL DOLCE
una confezione di pasta sfoglia
2 mele, io avevo delle deliziose, tagliate a fettine
cannella a piacere
marmellata di albicocche o di pesche, ma anche senza la marmellata va bene
crema pasticcera q. b.

ESECUZIONE:
Preparate la crema pasticcera ( leggi qui) seguendo le mie dosi o secondo la Vs ricetta.
Aprite la confezione di pasta sfoglia mantenendo la carta forno su cui è avvolta e ponetela su una teglia da forno,disponete uno strato di crema sulla sfoglia, spolverizzate della cannella nella quantità che più vi aggrada, ponete poi in modo ordinato le fette di mele e se avete la marmellata, scaldatene un pò in un pentolino ( se è molto densa allungatela con pochissimisima acqua) e spennellatela sopra le mele,sistemate il bordo della sfoglia e spennellatelo con un poco di uovo sbattuto,ponete il tutto in frigo.
Il passaggio in frigo è importantissimo nell'uso della sfoglia, è difatti lo shock termico che determina una buona "sfogliatura".Tenere la teglia in frigo per 15'/20', intanto accendete il forno a 200°C (o secondo le indicazioni della confezione si pasta sfoglia) quando il forno è arrivato a T ,inserite la teglia e  fate cuocere fino a doratura, per favorire una buona cottura anche della parte inferiore del dolce,  quando il dolce è dorato, se avete la possibilità, selezionate il calore solo da sotto e fate proseguire così per altri 10'.....

Mi sentivo come Alice nel paese delle meraviglie....ma prendendo il caffè!
Avete notato che delizia sono quelle miniature????
Sono creazioni artigianali che la figlioccia della mia amica con attenta precisione ed attenzione dei particolari ha iniziato a lavorare per gioco e poi...da cosa nasce cosa......il cuore nella foto è in realtà un anello che per la foto è stato "inserito"nel dolce....

qui il suo blog, vive in Italia, parla benissimo l'italiano e potete contattarla....

deliziatevi....


collane, anelli, spille....belli vero????
Li trovate anche qui.....
A Roma li trovate dalla mia amica.....




LA CREMA PASTICCERA

Come farne a meno???
E' buona sempre, è golosa mangiata al cucchiaio, arricchisce ogni dolce al quale si accompagna, si presta ad infiniti abbinamenti .....
Io uso in genere queste dosi:
-500 ml di latte intero
-4 tuorli
-100 gr di zucchero, ma volendo potete anche aumentarlo a 150 se vi piace più dolce
-semi di vaniglia o scorza di limone
-50 gr di farina o amido di mais , viene sostenuta, se la volete più morbida usatene 40 gr


Preparate la crema...... nel modo che più vi piace!!
Si perchè da qualche anno il modo, almeno il mio, di prepararla è un poco cambiato....intanto perchè io personalmente la faccio con il bimby in 7 minuti e mi trovo benissimo...e poi se proprio non lo posso usare, al canonico metodo che prevedeva di bollire il latte per poi versarlo sul composto di zucchero e uova, facendo molta attenzione che non si attaccasse...ho imparato dal pasticcere Montersino a scambiare le mosse...
Monty ( è più veloce da scrivere) consiglia di  mettere il latte in casseruola  e portarlo quasi a bollore, lavorare da parte uova e  zuccchero ben montati , poi gli amidi ,aromi e quando il latte è bello caldo versarci  il composto di uova ,alzate la fiamma e NON girare la crema, limitatevi a guardarla, quando il latte inizia a ribollire salendo da sotto la massa delle uova iniziate con un a frusta a mescolare rapidamente la crema che guadagnerà rapidamente consistenza, la crema è fatta!
Guardate qui   è molto istruttivo anche per le norme igieniche generali in cucina, usate tranquillamente le dosi della VOSTRA crema se l'avete, la cosa  interessante è il metodo.

venerdì 25 novembre 2011

BISCOTTI DI FRUTTA SECCA

Ed ecco ...prova...prova, come al cinema, tentativi di biscotti per i il Natale che si avvicina, cose nuove da regale, altrimenti, diciamocelo, che regaliamo sempre gli stessi dolcetti????
Certo, ci sono gli intramontabili, i sapori che non possono mancare e ciascuno ha il suo,ma è tanto gratificante fare nuove ricette....e vedere che sono apprezzate.

BISCOTTI DI FRUTTA SECCA
- 50 gr di uvetta ammollata in acqua o liquore a piacere
-50 gr di mirtilli rossi
-15 gr di zenzero candito tagliato piccolo,piccolo
-30 gr di cedro candito
-50 gr di mandorle
-50 gr di nocciole
-50 gr di prugne secche
-2 uova
-70 gr di zucchero
-30 gr di cioccolato fondente,ma potete aumentarlo a 50/60 gr, non si sentiva
-30 gr di arachidi
-140 gr di farina
-172 bustina di lievito per dolci

ESECUZIONE:ACCENDERE IL FORNO A 175°C
Tagliare a piccoli pezzi tutti gli ingredienti ed amalgamarli tra di loro in modo da averli ben legati, poi distribuire dei mucchietti di impasto su di una teglia foderata con carta da forno, infornare e cuocere per circa 15', da freddi li ho conservarti in una scatola di latta che li ha mantenuti morbidi ed in molti hanno apprezzato questa morbidezza....mia madre li avrebbe preferiti croccanti....

lunedì 21 novembre 2011

My 7 Links....

Non sapevo che tra i food blogger fosse in atto questo gioco, simpatico, fa riflettere su ciò che si pubblica e su come gli altri lo recepiscono....
E così su invito di M&B del  blog Una Setteveli è per sempre, mi trovo a partecipare anche io.....
Per me non è facilissimo, non ho molte pubblicazioni, l'idea di avere un blog si è realizzata di recente e non ho ancora potuto pubblicare tutto ciò che avrei voluto, inoltre ho cancellato per errore molte foto che avrebbero contribuito alla pubblicazione di post molto utili...


1-IL POST PIU' BELLO, forse...
BON BON GOLOSINI,

belli nella forma, nel colore, accattivanti.....uno tira l'altro


2-IL POST PIU' POPOLARE , sono andata a controllare è
LA TORTA RAPIDA DI TONNO BRASILIANA

successo meritato!!!!

3-IL POST DI SUCCESSO CHE MI HA STUPITA,
BUDINO AL CIOCCOLATO.....BIMBY,


si perchè io l'ho pubblicato in quanto molto facile, ma non credevo che poi avrebbe ricevuto tante visite....

4-IL POST PIU' CONTROVERSO...
LE CIAMBELLINE ALLA MOUSSE DI CARAMELLO???

A me sono piaciute tanto, mi ha dato soddisfazione vedere come da un errore può nascere una bella/buona cosa, e sono state tanto apprezzate, ma forse è proprio l'essere nate da un errore che non dà fiducia!

5- IL POST PIU' UTILE, 
I PEPERONI RIPIENI DI CARNE ,

è un passo passo utile, anche se non è il solo del blog

6-IL POST CHE NON HA AVUTO L'ATTENZIONE CHE MERITAVA,
IL TOTANO,CONOSCERLO E PULIRLO

Mi piaceva l'idea di condividere la conoscenza...fa parte della cucina, di chi muove i primi passi e di chi si impegna a conoscerla appieno!

7-IL POST DI CUI VADO PIU' FIERA
qui ho difficoltà, sono tutti a me cari e molti traguardi raggiunti e fotografati erano tra le foto cancellate.....
 IL MIO TRIFLE MONOTEMATICO


E' tra i primi amori....e non si dimentica mai!

Ho invitato a partecipare:
http://lauracucina.blogspot.com/
http://www.cookingplanner.it/
http://terradegliulivi.blogspot.com/

venerdì 18 novembre 2011

IL FORNETTO VERSILIA

Giuro che non sono pagata per fare la pubblicità...anche se  ho aderito al programma AdSense e solo l'unica a non riuscire ad avere quelle belle pubblicità che vedo negli altri blog....non ci riesco proprio.
Però il mio blog parla delle cose che cucino e delle attrezzature che uso per farlo ed il fornetto versilia è da sempre presente nella mia cucina da sposata e nella cucina della mia mamma e prima ancora in quella della mia nonna... lui che lavora da sempre donandoci profumati ciabelloni che sanno proprio di casa mia....
La mia cara nonna ha portato con sè la ricetta del suo ciambellone che per me e mia sorella è stata fonte di ripetuti ,quanto falliti tentativi, non che i ciambelloni da noi preparati via via nel tempo non fossero buoni, ma NON erano il Ciambellone di nonna Lena!
Lei poverina lo ha preparato per anni davanti ai nostri occhi, mia madre non ha mai avuto una passione nel cucinare i dolci ( nel mangiarli si!) io a quei tempi ero impegnata in altro, mia sorella qualche ricetta l'ha anche scritta...ma sono tutte leggermente diverse e...insomma il ciambellone di nonna Lena è finito con lei!
Ma il fornetto versilia è ancora lì....anzi se ne sono aggiunti degli altri...e tutti perfetti nella loro semplicità, nel tempo ho sostituito il ciambellone di nonna Lena con altre ricette più o meno a meno care, ma in realtà ci si può cucinare qualsiasi dolce, certo la forme rimarrà sempre quella di un ciambellone, ma cosa importa quando il risultato è sempre garantito????
Nel suo utilizzo non si esclude il salato, di tanto in tanto, ma raramente devo dire, ci ho cucinato la parmigiana di melanzane, le lasagne ed anche il pollo, ma quest'ultimo lo sconsiglio, per ripulirlo fu un dramma....
Io come avrete capito lo uso solo per i dolci, ma è una mia scelta, non un limite del prodotto!
Questo che vedete è il ciambellone di Adelaide,conosciutissimo,  è una buona ricetta che poi di volta in volta modifico in base all'espirazione del momento o al contenuto della mia dispensa.

Questo è il sotto, per farvi vedere la cottura

Ho usato la doppia dose, diametro del fornetto 28cm.

Ciambellone di Adelaide
- 250g di zucchero
- 250 g di farina
- 3 uova
- 130 g di olio di semi o di oliva ,io uso solo di semi
- 130 g di acqua
- una bustina di lievito
- scorza di limone o arancia grattata

ESECUZIONE:
Imburrare ed infarinare bene lo stampo, fino in alto, sia sul perimetro che nel cono centrale, perchè cresce parecchio occupando tutto lo stampo.
Lavorare le uova con lo zucchero fin quando diventano  spumose, unire tutti gli ingredienti continuando a lavorare ottenendo un impasto che verserete all'interno dello stampo,chiudere con il coperchio e porre lo stampo sul supporto in dotazione sul fornello, io uso la fiamma bassa dall'inizio alla fine della cottura senza apportare alcuna variazione della fiamma,controllo sempre dopo circa 30' la cottura poi mi regolo....
Cuocere in forno caldo per circa 40’, controllare sempre la cottura con lo stecco, io uso uno spiedino.Quando la cottura è completa,togliere lo stampo da suo supporto ed attendere che si freddi, poi come prima cosa capovolgete lo stampo mantenendo il coperchio...se scende subito bene, altrimenti con una spatola in silicone o plastica, meglio non usare il coltello o materiali in acciaio che rovinano la pentola, passare sulla circonferenza esterna ed interna  con delicatezza....e riprovare a capovolgere lo stampo....che si staccherà, come nella seconda foto, poi mettere su un piatto, un vassoio o altro a seconda della destinazione prevista.
Si mantiene benissimo se coperto con pellicola o dentro un porta torte che sia in grado di contenerne l'altezza.
Le variazioni a cui si presta anche questa ricetta sono innumerevoli e molto personali, io uso inserire scorza di arancia ed unire delle scaglie di cioccolato fondente.
Potete unirvi 
-frutta secca
- uvetta
-aromi a piacere
-canditi
-frutta a dadini

domenica 13 novembre 2011

LA CROSTATA DI ANNAMARIA

Annamaria è stata una amica virtuale, poi incontrata una volta, una persona con una certa differenza di età, una donna grande, la cui intelligenza, generosità, serietà, umiltà e voglia di imparare e condividere senza mai essere sopra le righe, mi ha conquistata, era una cara presenza nella vita del forum che frequento e così, quando è venuta a mancare....è stato deciso, in suo onore di preparare delle ricette che Annamaria aveva postato sul forum, nel corso degli anni, poi raccolte in un PDF.
La crostata in questione è stato il mio contributo in ricordo di una cara persona che ho avuto l'onore e d il piacere di incontrare sulla mia strada...

FROLLA DI ANNAMARIA
Parlando della sua mamma e di come facesse la frolla raccontava così:
Questa è la stagione della frutta , io farei una crostata con fragole, kiwi e pesche.
Fai la frolla che preferisci, io faccio quella di mia madre, poi metti ola crema e la cuoci.quando la pasta è appena dorata la togli dal forno, a lasci raffreddare e guarnisci con la frutta...
Raccontata così è davvero molto facile!!!

Ingredienti:
-300 gr di farina
-100 gr di zucchero semolato
-90 gr di burro
-60 gr di strutto
-4 tuorli
- un pizzico di sale

ESECUZIONE:
racconta Annamaria...
Impastava il tutto velocemente, prima la farina, lo zucchero ed il sale con il burro freddo a pezzetti, poi univa i tuorli lavorando solo il minimo indispensabile a riunire gli ingredienti...non ad amalgamarli.
faceva riposare la pasta al freddo, poi la stendeva nello stampo e la lasciava fino al giorno successivo, sempre al freddo...
Se non vuoi usare lo strutto puoi usare stessa quantità di burro.

Io ho preparato la frolla con la sua ricetta...
Ho rivestito lo stampo con la frolla e farcito con una crema pasticcera ( alla quale da fredda ho aggiunto delle gocce di cioccolato fondente), posta in forno a 180°C per circa 15 minuti, prima della fine della cottura ho coperto la superficie della crema con lamelle di mandorle ed ho proseguito la cottura ancora per qualche minuto...le lamelle non devono bruciare...

LA CREMA PASTICCERA ho usato a mia dose
-4 tuorli, alle volte anche 5 dipende se le uova sono molto piccole
-100 gr di zucchero semolato,meglio se aromatizzato alla vaniglia
-50 gr di amido di mais o frumina
-la scorza grattata di un limone

qui la fetta....

A me è piaciuta tanto.....Grazie Annamaria!!!





giovedì 10 novembre 2011

BISCOTTI AI FIOCCHI DI MAIS

Era da tempo che avevo salvato questa ricetta presa da una rivista, mi piaceva l'idea di mangiare e sentire il croccante dei fiocchi di mais sotto i denti...mi piace il cibo che fa "musica", alcuni sostengono che sia anche terapeutico, rassicurante e che in molti prediligano cibi croccanti proprio per questa caratteristica "musicale".
Li ho portati in dono ad Alessandra e al disopra  di sopra di ogni mia aspettativa, lei e la sua amica li hanno molto graditi !


BISCOTTI AI FIOCCHI DI MAIS
Io ho fatto la dose doppia e ne ho ricavati circa 74 delle dimensioni di una noce grande
-150 gr di farina
-60 gr di burro pomata
-1 uovo intero
-1 tuorlo
-100 gr di zucchero
-1 pizzico di lievito per dolci
-1 pizzico di bicarbonato
-40 gr di uvetta ammollata in acqua tiepida poi scolata e asciugata
-150 gr di fiocchi di mais
-100 gr di gocce di cioccolato aggiunte da me

ESECUZIONE: ACCENDERE IL FORNO A 200° C.
L'aggiunta delle gocce di cioccolato è perchè io lo metterei proprio ovunque.
A disposizione avevo un mix di cereali, non solo fiocchi di mai come richiesto dalla ricetta, sapete quando rimane un pò in quella scatola, un poco nell'altra...avevo unito le varie rimanenze e con quelle ho preparato i biscotti.
Iniziate lavorando bene l'uovo, il tuorlo e lo zucchero ottenendo una crema gonfia e chiara, aggiungere la farina, il lievito ed il bicarbonato, il burro ottenendo un impasto morbido ma consistente, personalmente ho dovuto aggiungere un poco in più di farina, ed infine l'uvetta, dare all'impasto la forma di una palla e far riposare in frigo per 15'.
Su un vassoio allargare i fiocchi di mais, formare, con l'impasto delle palline che poi farete rotolare nei fiocchi di mais, per questa operazione meglio avere le mani inumidite con un poco di acqua. Sistemare le pallette ottenute in una teglia ed informare per 15', farli raffreddare, io ho deciso di spolverarli di cannella e zucchero al velo.
Si conservano in una scatola di latta o ceramica ben chiuse, dove si mantengono per circa 7 gg.

L'aver utilizzato un mix di cereali ha conferito a questi biscotti una marcia in più.

PS-finora non ho mai accennato a colei che "critica" senza appello le mie preparazioni, lapidaria come pochi nei giudizi, la mia adorata mamma, ebbene sono piaciuti molto anche a lei.....

PASTE DI MELIGA

Sono dei biscotti che faccio da un pò di anni...hanno un sapore semplice che non mi tradisce mai, il loro profumo mi conforta e la loro semplicità si accompagna bene con il cappuccino del mattino o con il caffè del pomeriggio o il classico tè, chiunque li ha assaggiati li ha apprezzati per la loro semplicità.
Alla ricetta originale io ho aggiunto dell'uvetta che li ha resi più...dinamici!

PASTE DI MELIGA
-300 gr di farina di mais fine, fioretto
-350 gr di farina 00
-200 gr di zucchero
-200 gr di burro pomata
-4 tuorli
-150/200 ml di latte, il necessario per avere un impasto saccaposciabile
-scorza grattata di arancio o di limone abbondante
-1/2 bustina di lievito
-100 gr di uvetta di buona qualità,messa in ammollo in acqua tiepida, poi scolata

ESECUZIONE: ACCENDERE IL FORNO A 200°C
Lavorare tutti gli ingredienti ottenendo un impasto morbido e consistente da utilizzare nella sacca da pasticcere
a cui applicare una bocchetta a stella di diametro 14, formare su una teglia delle ciambelline di medie dimensioni,considerando che lievitano in cottura. Infornare e cuocere per circa 15', devono dorare ma non troppo, appena dorate.Sono buone  a partire dal giorno dopo ( ma anche subito), spolverare con zucchero al velo.

martedì 8 novembre 2011

LA CUCINA ROMANA DI CASA MIA...TRIPPA ALLA ROMANA

Voi l'avete mai mangiata o fate parte di coloro che la disprezzano a prescindere????
La trippa fa parte del famoso quinto quarto ,cioè ciò che una volta era considerato "lo scarto" dell'animale. L'animale, vaccino ( manzo, vitello) o ovino,viene diviso ora come allora, in quattro parti , due anteriori e due posteriori , queste erano considerate le parti pregiate e vendute "ai ricchi", a fine macellazione dell'animale rimanevano le interiora, rinominati quinto quarto, che erano, insieme alla moneta, la "paga" degli operai del mattatoio ( l'ammazzatora) situato fino a pochi anni fa, nel quartiere di Testaccio.
Fu dunque l'esigenza, la fame, a fare di queste parti povere dei gustosi piatti che sono sopravvissuti fino ad oggi e di cui Roma, in particolare ha saputo mantenere il sapore, il gusto.
Diamo quindi un nome a questo quinto quarto, che si compone, in ordine sparso di trippa, coda, pajata, coratella, cuore, fegato, milza, cervello,lingua, reni, animelle....
sono davvero tanti "pezzi" ed in verità neppure li mangio tutti, ma nella cucina di casa mia alcuni piatti sono abbastanza frequenti e li mangiavo anche quando ero bambina.
Tra questi , come detto all'inizio, è frequente la trippa.
Non sono una estimatrice di questo o quel pezzo, l'acquisto al supermercato, bella pronta in vaschetta già sbiancata senza averne una conoscenza particolare....ma il mio amico Tosco, lui si che la conosce e così la descriveva:


La trippa, quella bianca che tutti siamo abituati a vedere dal macellaio, prima di finire nel banco con quell'aspetto candido subisce, oltre che ad un'approfondita pulizia, un trattamento di lunga bollitura e di sbiancatura, con l'uso anche di soda caustica.
Il suo aspetto naturale (senza sbiancatura, intendo) sarebbe proprio di un colore grigiastro-marroncino non molto invitante, perché è grosso modo il colore dello sporco. Viene quindi portata ad un biancore molto più gradevole alla vista, però al costo della perdita di una parte del suo gusto naturale. Solo in poche parti della nostra penisola la si può trovare "nature" (qui da me bisogna ordinarla, e anche così non è per nulla facile averla), e chi può farlo la preferisca.
Quella bianca, avendo già avuto svariate ore di cottura, la si può mangiare anche così come si acquista ad esempio in insalata. Una ricetta estiva per me gradevolissima e semplicissima è: farla a striscette e mischiarla ad un misto di cuore di sedano, cipollotto, pomodorini spaccati, ravanelli e qualunque altra verdura vi solletichi il gusto (però escluderei l'insalata in foglia), condita con sale pepe olio aceto e consumata magari dopo una mezz'oretta, per fare amalgamare tutti i sapori ed i profumi. In questo caso, ovviamente, l'aceto va aggiunto al momento del consumo per evitare che le verdure vengano "cotte".
Anatomia bovina: i ruminanti, specie a cui appartiene l'animale fornitore della nostra pietanza, posseggono ben quattro stomaci (o stomachi, sono corretti entrambi) di cui tre sono dei prestomaci (rumine, reticolo ed omaso) ed uno lo stomachino (!) vero e proprio che dicesi abomaso.
Dal rumine noi ghiottoni ricaviamo la trippa che va sotto il nome di croce, chiappa o trippa liscia; dal reticolo proviene la la cuffia, detta anche nido d'ape, berretta ed in milanese ciapa.
L'omaso ci dà invece la trippa più magra in assoluto, quella inconfondibile fatta a lamelle che proprio per il suo aspetto viene chiamata qui centopelle, o foiolo, libretto, millerighe ed in tanti altri modi che comunque richiamano sempre quella strana conformazione.
Lo stomaco vero e proprio invece ci regala (dai e dai siamo arrivati, ma non c'ho colpa io se questi hanno quattro stomaci) il famigerato e squisito lampredotto, fuor di Toscana conosciuto anche come riccia, frezza, frangiata. Non è ben chiaro il perché di questo nome, ed io non credo a chi lo fa risalire ad una presunta somiglianza con la lampreda (ma come diavolo è fatta la bocca di una lampreda?). Questo anche dopo sbiancatura mantiene il color nocciola, a differenza dagli altri tre tipi che diventano candidi se opportunamente trattati.





LA TRIPPA ROMANA di casa mia

Organizzatevi con molto pane, quello che più vi piace.......
Acquistate la trippa, io prendo quella in vaschetta, precotta ,del super....
Sciacquare la trippa sotto l'acqua corrente e tagliare a striscioline se necessario, in una pentola portare l'acqua in ebollizione, mettere giù la trippa e far riprendere il bollore per una decina di minuti,scolare la trippa, cambiare l'acqua e ripetere come prima....intanto in un tegame preparo un trito con tutti gli odori,
aglio. cipolla,carota, sedano, peperoncino,prezzemolo e la tipica menta romana,ma spesso mi capita di non averla ed è comunque buona.Nel tegame insieme al trito pongo l'olio e la trippa cotta per due volte e scolata,pongo sul gas  e faccio insaporire,perderà un poco di acqua,aggiungere del vino e far evaporare, girare perchè tende ad attaccare, poi unire il pomodoro, come siete solite usarlo ( passata, polpa, pelati ), girare e lasciar cuocere per far insaporire,per circa 20/30', a fine cottura spegnere il gas ,aggiungere del pecorino, quantità a piacere e girare, chiudere con il coperchio e far insaporire a fuoco spento per 5', poi servire.
Fate attenzione al sale poichè il pecorino è già molto saporito di suo.
Buon appetito!




mercoledì 2 novembre 2011

TORTA SEMPLICE ....COME UN PLUM-CAKE

Eccomi di ritorno, sono stata un poco assente, ma l'umore non era alto....
Immaginate di avere un forte e limitante mal di schiena  e di tentare il ritorno al benessere con vari farmaci, senza effetto....poi ti rivolgi al dott.Carlo e lui...ti aiuta a rimetterti in piedi con qualche iniezioncina locale!!!!
No dico, voi non gli portereste un dolcetto per questo?!

                                                  TORTA SEMPLICE ALL'ARANCIA
Ho usato lo stampo usa  e getta in alluminio da plum cake, con questa dose ne sono venuti 2...
-6 uova
-230 gr di farina 00 setacciata
-50 gr di amido di mais setacciato
-140 gr di burro pomata
-160 gr di zucchero
-100 di succo d'arancia tiepido
-1 arancia,la scorza grattata
-3 cucchiaini di lievito per dolci
-2 pizzichi di sale
PER LO SCIROPPO
-100 ml di succo d'arancia 
-70 gr di zucchero
PERSONALE VARIANTE
-100 gr di gocce di cioccolato fondente, a piacere

ESECUZIONE:ACCENDERE IL FORNO A 170°C
Lavorare a lungo le uova intere con lo zucchero, versare poi lentamente e facendolo preferibilmente scorrere lungo le pareti della ciotola , il succo d'arancia tiepido....
In un'altro contenitore montare il burro pomata con la buccia d'arancia, poi unirvi lentamente le uova montate in precedenza,unire la farina ed l'amido di mais setacciati , il lievito ( meglio se unito alla farina) ed il sale e se le usate le gocce di cioccolato.
Imburrare ed infarinare lo stampo molto accuratamente e versatevi il composto, porre in forno caldo per circa 40', poi coprire la torta con un foglio di alluminio e proseguire la cottura per altri 15'.A cottura ultimata far raffreddare bene, poi sformare. 
PER LO SCIROPPO: Far bollire dolcemente per 3'-4' il succo d'arancia con lo zucchero, appena tiepido mettetelo in una siringa da 50 ml ( acquistabile in farmacia) , è pratica per la forma a cono della parte finale,quindi molto adatta allo scopo....e siringate in vari punti il dolce,siringate lentamente in modo che la torta assorba bene il liquido.Fin qui la ricetta...
Volevo rendere "carino" il plum cake, quindi ho sciolto del ciocco fondente e da caldo ci ho disegnato una striscia larga sul dolce, nel cioccolato caldo ho inserito tre spicchi di arancia pelati al vivo, il cioccolato freddandosi li avrebbe "incollati" dandogli la stabilità necessaria, ho poi spennellato di gelatina trasparente le fette d'arancia conferendogli la lucentezza che appaga l'occhio.
OSSERVAZIONE- l'aggiunta delle gocce di cioccolato mi è molto piaciuta
Se diretta ad adulti si potrebbe provare ad aggiungere al succo d'arancia del liquore all'arancia.
Grazie al medico per la competenza ed alla segretaria per la disponibilità!






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giovedì 13 ottobre 2011

SBRICOLATA DI RICOTTA, PERE E CIOCCOLATO

Il sapore è tutto nel titolo.....
Ho preso la ricetta della Sbriciolata di ricotta e pere e ho aggiunto delle gocce di cioccolata, tutto qui.

Ingredienti per una tortiera da 24cm di diametro
per l'impasto:
240 gr di farina
60 gr. di farina di mandorle
1 tuorlo 
200 gr. di burro freddo
100 gr di zucchero
1/2 bustina di lievito
un pizzico di sale
cardamomo ( lo avevo terminato)

per il ripieno:
300 gr di ricotta fresca, io ho usato quella di mucca
100 gr di zucchero,
1 uovo intero,
un cucchiaio di farina di mandorle,
*marmellata di pere oppure pere ben mature, io ho usato le pere*

ESECUZIONE: ACCENDERE IL FORNO A 180°C.
Lavorare in una ciotola la ricota con lo zucchero,l'uovo ed un cucchiaio di farina di mandorle.
Lavorare tutti gli ingredienti dell'impasto ed ottenere un "briciolame".
Imburrare ed infarinate la teglia e cospargete la base con metà circa del briciolame fino ad ottenere la base del dolce,un poco utilizzatelo per fare come dei bordi..... ponete ora la ricotta, poi formate un'altro strato con la marmellata di pere o con dei dadini di pere mature ( io ho fatto con le pere mature), io ho anche aggiunto delle gocce di cioccolato, terminare il dolce utilizzando il bricolame rimasto per fare lo strato finale.
Porre in forno per circa 40/50 minuti, poi far freddare, l'autrice consiglia di mangiarla il giorno dopo.

*questa parte del ripieno si presta a variazioni, pere spadellate con burro e zucchero, pere sciroppate, pere cotte nel vino, alla vostra fantasia.....*

Da mangiare con cucchiaio o forchetta .....

lunedì 10 ottobre 2011

GNOCCHI DI ZUCCA CON PESTO DESTRUTTURATO

La zucca…in casa la mia mamma l’ha usata raramente, non era apprezzata, ma soprattutto non era un cibo “abituale”, si perché io credo che anche l’abitudine giochi un ruolo fondamentale nella scelta dei cibi che quotidianamente portiamo a tavola.
Molto tardi ho imparato a conoscere la zucca ed i suoi innumerevoli usi in cucina…dall’antipasto al dolce, incredibile!

GNOCCHI DI ZUCCA
Ho seguito la ricetta di un vecchio libro di cucina che tratta solo di primi piatti.
-400 gr di zucca
-60 gr di farina
-1 uovo
-100 ml di latte
-sale q.b.

ESECUZIONE:

Pulire la zucca,eliminare si semi , tagliare a dadoni e lessare in acqua salata, scolare bene,lasciare stiepidire, passarla al setaccio ed aggiungere la farina ,il sale ,le uova ed il latte,ottenere un impasto morbido e ben amalgamato. Io ho dovuto usare maggior farina per raggiungere un composto saccaposciabile.
In un padellino fate colorire un poco i pinoli in modo da esaltare le sostanze aromatiche che li caratterizzano.

Porre l’acqua in ebollizione, intanto prendete un mortaio e schiacciate benissimo una bella manciata di foglie di basilico e aglio, ponete tutto in una padella capiente con olio evo  e fate scaldare bene unite, anche i pinoli scaldati.

Trasferire l’impasto degli gnocchi in una sacca da pasticcere con bocchetta liscia, del diametro che preferite e far cadere nell’acqua salata in ebollizione dei cilindretti della stessa lunghezza, quando salgono in superficie sono cotti, scolateli bene e versateli nella  padella dove avete posto il pesto destrutturato.

Fate insaporire gli gnocchi senza girarli troppo, servire con una spolverata di parmigiano o pecorino insieme o come preferite.
Ho scelto questo condimento su suggerimento del marito che lo aveva visto in tv,  la presenza di olio, aglio, pinoli e tanto basilico con parmigiano e/o pecorino mi ha dato l'idea di chiamarlo pesto destrutturato.
Buon appetito!.

giovedì 6 ottobre 2011

I TOZZETTI "PRATESI"

Sono un classico e quindi intramontabili possono piacere o no, ma chi magari preso dalla  voglia di qualcosa di dolce, non ne ha addentato uno???
C'e chi li inziuppa nel VinSanto, chi nel vino normale, chi come me nel caffè e chi li giusta così al naturale o con qualche liquore, ma anche con il tè fanno la loro figura...è davvero un dolce versatile e che sta bene nella bocca di tutti!!
La ricetta l'ho presa dal ricettario dell' ETOILE...dimezzando le dosi e ciò nonostante ne sono venuti davvero tanti!

Ingredienti: ACCENDERE IL FORNO A 180°C
-480 gr di zucchero semolato
-2 uova intere
-4 tuorli
-3 gr di bicarbonato di ammonio
-500 gr di farina tipo "O" debole W160/180 ma alla fine l'impasto me ne ha presa molta di più, per un tot. di 750 gr
-300 gr di mandorle con pelle, io avevo a disposizione un mix di frutta secca
-vaniglia,bacca o aroma
- 40 gr di gocce di cioccolato NON PRESENTI NELLA RICETTA ORIGINALE 
Certamente  la maggiore quantità di farina da me usata,è da riferire al fatto che non ho usato la farina con il W richiesto dalla ricetta.
ESECUZIONE:
Unire le uova ed i tuorli con lo zucchero, aggiungere la farina, il bicarbonato ed infine la frutta secca e nel mio caso anche le gtt di cioccolato.Formare  dei filoncini del diametro di circa 2 cm ( io ho fatto ad occhio)da porre sulla teglia ed infornare per 15/20'.Quando sono cotti toglirli fal forno e con un coltello tagliarli obliquamente, con uno spessore di 1,5 cm, posizionare i tozzetti ottenuti sulla teglia e passare di nuovo in forno fin quando assumono un bel colore dorato.
Buon appetito!

martedì 4 ottobre 2011

SCUSATEMI.....

come raccontavo all'inizio di questa avventura da blogger, sono autodidatta e ne ho combinata una grossa,
HO CANCELLATO TUTTI I COMMENTI..............

SONO MORTIFICATA,credevo di cancellarli dalla memoria,non dal blog,insomma ero in vena di pulizie e....solo più tardi ho capito l'errore.....

Mi scuso con le persone che carinamente hanno lasciato traccia del loro passaggio sulle mie preparazioni e che io con scelleratezza ho cancellato in un battito di ciglia!
SCUSATEMI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

domenica 2 ottobre 2011

MUFFINS.....CUPS CAKE AL CAFFE'

Continua la mia confusione nonostante i chiarimenti,
così questa ricetta che ho letto qui con il nome di muffins al caffè forse è un pò dell'uno, un pò dell'altro, ma una cosa è certa....questi muffcups sono buonissimi!!!!


Ed ecco come ottenere queste golosità, è una ricetta di facile esecuzione, rapida, semplice la reperibilità degli ingredienti e di risultato garantito.
Ingredienti: ACCENDERE IL FORNO A 180°C.
2 uova grandi 
100 ml di olio di semi
un cucchiaino raso di sale,non esagerare
estratto di vaniglia 
2 cucchiaini di bicarbonato
1 cucchiaino di lievito per dolci
200 ml di caffè freddo,forte ( la ricetta prevede lo Starbucks che io non ho neppure cercato)
Questi sono i primi ingredienti che dovrete porre in una ciotola e mischiare, poi nell'ordine unite
350 gr di zucchero
85 gr di cacao amaro setacciato ( il cacao crea facilmente grumi )
ed ancora alternando
250 gr di farina e
220 ml di latte
lavorando tutti gli ingredienti otterrete un composto piuttosto liquido, va bene così, non lavoratelo troppo altrimenti andrete ad attivare il glutine ottenendo un effetto gommoso....
Versare negli stampi che avete scelto. Io ho usato i contenitori monouso da muffins in carta, sono igienici, comodi e belli da presentare o portare in dono, personalmente li trovo in vendita in una cartaria, non necessitano di essere imburrati e infarinati.
Porre gli stampi in forno e cuocere per 20/25 minuti...controllate con attenzione perchè il cacao facilmnete inganna nella cottura.
Tolti dal forno intanto che si freddavano ho preparato la crema di farcitura/copertura, si tratta di
   una crema golosa e buona, saccaposciabile e molto versatile perchè i suoi ingredienti possono variare nelle quantità a seconda dei gusti personali.

INGREDIENTI
250g di mascarpone freddo di frigo
200g di latte condensato zuccherato 


Con le fruste, anche elettriche lavorate il mascarpone ottenendo una crema, poi a questa lentamente unite il latte condensato, io ne ho usato un tubetto intero  (170gr), ma potete aumentarne o diminuirne la quantità a vostro gusto...
Fatta la crema prendo i cup/muffins al caffè e con dei cilindri da cannolo, quelli piccoli, non quelli per i cannoli siciliani,da sopra li faccio entrare nel dolcetto e poi li estaggo portandomi via il cuore del dolcetto stesso,con una sacca da pasticcere con bocchetta a stella inserisco la crema nel "foro" che ho ottenuto e poi la "giro" per decorare il dolcetto, termino con un pizzico di  mompariglia,ottenendoo un allegro effetto cromatico , ma devo dire che sentire le palline sotto i denti non è piaciuto...non le rimetterei!
Volete accompagnarlo al tè?
Se siete tra coloro che sulla scia inglese adorano tè e tisane fate pure...        io lo gusto con il  caffè, magari macchiato o con il cappuccino!
Buon appetito!