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Ho 50 anni, passati... da poco, una visione della vita in genere positiva,con figli e tanta voglia di fare, tante cose, sempre, ma troppo poco tempo.....mi piace la compagnia, ma amo la solitudine e perdermi nella malinconia delle riflessioni.

martedì 31 maggio 2011

PANDOLCE CON BANANE E UVETTA

Avete mai notato dal fruttivendolo o al supermercato che quando le banane diventano "tigrate" vengono eliminate dalla vendita??? Ebbene a me piacciono proprio a quello stadio di maturazione...spesso le acquisto gialle e quelle le mangia mio figlio, ma io aspetto che diventano tigrate...lui non le vuole ed io ...letteralmente le divoro!!!
Venerdì, forse colpa dei primi caldi il mio fruttivendolo ne aveva parecchie tigrate...così ho deciso di acquistarle, chiaramente a buon prezzo, perchè già da qualche giorno avevo in testa di provare il banana bread ( magari tipo questo....giuro che non ci siamo messe d'accordo!!!) almeno è così che sono partita, ma poi per la strada mi sono un poco persa ed invece di fare il banan bread...ho scelto di fare la ricetta del Pandolce con banane e datteri....ma non avendo i datteri li ho sostituiti con l'uvetta...la ricetta l'ho presa da un librone che mi gira per casa da anni " CUOCERE AL FORNO".


PAN DOLCE CON BANANE E UVETTA
Ingredienti:
130 gr di uvetta ammollata in acqua tiepida
250 gr di banane già sbucciate ( sono 2) intere pesavano 370 gr e schiacciate
230 gr di farina
100 gr di burro morbido
  75 gr di zucchero
2 uova leggermente sbattute
sale un pizzico
2 cucchiai di miele
1/2 bustina di lievito per dolci

ESECUZIONE: Accendere il forno a 180 °C.
Foderare uno stampo da plum cake da un litro con carta da forno

Se avete il bimby o un il mixer usate lo stesso procedimento, oppure fatelo a mano.
Fate ridurre nel mixer in poltiglia le banane, poi aggiungete la farina, il burro e via via tutti gli ingredienti, con una spatola aggiungete in ultimo l'uvetta (scolata e ben asciugata con uno scottex) amalgamandola bene. Regolatevi aggiungendo un poco di farina se vi sembra un impasto troppo morbido, considerate che l'uvetta in cottura rilascia umidità...
Versare il composto nello stampo cecando di livellare la superficie e "sbattendo" lo stampo per eliminare eventuali vuoti, infornare per circa 30-40 minuti, controllare la cottura con il solito stecchino infilzato dentro che deve uscire pulito...sfornare e far raffreddare bene prima di sformarlo....





Nonostante il nome proprio non lo definirei un "pane" dolce, intanto perchè non c'è lievito naturale...attesa della lievitazione...poi perchè è proprio un cake...un dolce. E' molto buono e come dice il libro "eccellente per il tè o il caffè, ottimo per la consistenza morbida ed il sapore particolarmente ricco". A noi è piaciuto!

sabato 28 maggio 2011

FIORI DI ZUCCHINA RIPIENI.....

Quest'anno il terrazzo ha subito delle trasformazioni ....i vasconi che in passato accoglievano delle piante,
un pò malconce in verità, sono state sostituite da pomodori, peperoni, zucchine ed abbiamo fatto il primo raccolto...eccone una parte, dei fiori di zucchina, pochini ....ero indecisa se postare o meno la loro preparazione...poi ho pensato che ci sono persone che magari non li hanno mai fatti, pur nella loro sempicità...in fondo è semplice ciò che sappiamo fare..ma c'è sempre stata una prima volta in cui abbiamo iniziato a farlo !

FIORI DI ZUCCA RIPIENI
-fiori di zucca
-fiordilatte a pezzetti
-alici sott'olio o pasta di acciughe
-farina
-aceto
-zucchero
-sale
-pepe
-olio di arachide per friggere

ESECUZIONE:
Iniziate con il preparare la pastella...sembra facile, ma di pastelle ne esistono tante  eciascuno è convinto che lapropria sia la migliore...si possono fare tante pastelle, ma ciò che le accomuna tutte è la semplicità degli ingredienti, meriteranno un discorso a parte, io uso quella che da sempre a casa mia, quella di quando era bambina, si faceva per i fiori di zucchina.
Le dosi non sono precise, sono ad occhio, ma è bene farla sempre un poco prima e farla riposare.
In una ciotola si pone un poco di farina...si aggiunge un poco di acqua, che sarà il diluente principale a cui faranno seguito, poco di aceto e poi un poco di zucchero e sale, girate bene in modo da eliminare eventuali grumi ed un poco di olio e.v.o ( extra vergine di oliva).
Qui  ho cercato di "dosare" gli ingredienti
-500 gr di farina
-600 ml di acqua
-60 ml di aceto
-60 ml di olio evo
-4 zucchiaini di zucchero semolato
-sale q. b.
la pastella che otterrete dovrà essere ben omogenea e densa non collosa, ma dovrà aderire bene al fiore quando lo immergerete..niente paura se in corso d'opera vedete che magari è troppo fitta aggiungerete altra acqua ( sempre con moderazione) altrimenti della farina, ma ricordate di risistemare il sale in entrambi i casi!Coprire il contenitore e tenere da parte, dopo un poco vedrete comparire delle bollicine...tutto ok.


Tagliare a pezzetti o striscioline il fiordilatte e porlo a scolare per perdere un poco del suo liquido.
Con molta delicatezza lavare i fiori e controllare l'interno rimuovendo il pistillo centrale...operazione antipatica perchè in genere si rompe il fiore con conseguente fuoriuscita del ripieno e successivo schizzamento dell'olio a destra  e a manca ...insomma cominiciamo bene!!!!

nella foto il fiordilatte è pochino, in genere lo rincalzo dopo aver inserito quello che vedete, in questo caso i fiori non sono molto grandi quindi non sono in grado di accogliere troppo ripieno


il penultimo fiore nella foto è proprio il fiore a cui era attaccata la zucchina, gli altri invece crescono a parte, da soli sulla pianta, sono solo fiori, lo sapevate?
Ponete l'olio in una padella, meglio se per friggere ne usate una tipo wok ,in cui i pezzi tendono a galleggiare, aspetatte che l'olio arrivi a T , (sapevate che si frigge a 180°C, se non siete esperte dotatevi di un termometro per fritti, a me che ho sempre avuto grande difficoltà nella frittura sono stati utilissimi) e passate i fiori prima nella pastella facendoli ricoprire bene e cercando con le mani di tenere chiusi i  "petali" del fiore mentre lo immergete,   
  


poi immergete nell'olio per friggere....



 Ed eccoli..pronti per essere gustati...come nella migliore tradizione si sono aperti lasciando uscire il ripieno e facendo spruzzi e sprazzi...ma sono buoni, anche se questa non si può definire una frittura da manuale
Buon appetito!
PS- Lo so la foto è pessima....ma voi siate creativi!!!!!

PLUM CAKE....... SALATI

In genere quando si parla di plum-cake si pensa sempre a quelli da colazione, da te, quelli dolci, esiste invece tutto un mondo di plum-cake salati, buoni morbidi e facili da preparare, si mantengono per 2-3 giorni e se non li utilizzate, potete tranquillamente congelarli per averli pronti quando volete. Sono preparazione che aiutano "svuotare" il frigorifero e possono essere adattati ai gusti familiari.
Il mio modo di cucinare,almeno nel quotidiano, ha sempre l’occhio vigile sull’aspetto economico dei piatti, far quadrare il bilancio familiare è una delle competenze della casalinga...
Tutto ciò che realizzo, almeno nella maggior parte, tende a valutare anche l'aspetto economico della preparazione, perchè se ci sono alcune cose che si acquistano appositamente per realizzare questo o quello è poi indispensabile riuscire ad ottimizzare e smaltire quello che in frigo e dispensa avanza/rimane cercando di gettare il meno possibile, la mia è la praticità di chi come casalinga deve anche far quadrare i costi/uscite e soddisfare il gusto/qualità...una cucina casalinga che si guarda però intorno che non disdegna del nuovo, rispettando il vecchio, magari modificandolo un poco per renderlo attuale!
E così dalla lettura delle pagine del libretto di PLUM CAKE DOLCI E SALATI  di Ilona Chovancova,
ho sperimentato questi, con quello che mi trovavo in casa... se cercate bene aiutandovi con un poco di fantasia anche voi troverete gli ingredienti giusti per preparare il Vostro plum-cake!
Ed ecco tre mini-cake salati ottenuti seguendo la ricetta base e dividendo l'impasto in tre
a sinistra - parmigiano, pepe nero e coriandolo
al centro - parmigiano, nocciole tritate e timo
a destra - semplice


La ricetta base di questi plum cake è:
-180 gr di farina
-3 uova
-100ml di latte parzialmente scremato
-100 ml di olio vegetale ( io uso di arachidi)
-100 gr di gruyère grattuggiato
-1 bustina di lievito per torte salate
-sale q.b.
-pepe q.b.

ESECUZIONE:Accendere il forno a 180°C.
Preparare lo stampo imburrato ed infarinato...io li ho rivestiti di carta forno....
Lavorare le uova con l'olio ed il latte ed aggiungere poi tutti gli ingredienti, versare il composto nello stampo e porre in forno per circa 50 minuti...controllare comunque la cottura che, al solito, potrebbe variare in base al forno, alla grandezza dello stampo, ecc
Lasciare raffreddare prima di estrarre dallo stampo..con la carta forno è certamente tutto più semplice!
Per realizzare gli altri plum-cake, con le varianti, l'autrice consiglia di attenersi ad una regola ...
-gli ingredienti da aggiungere all'impasto base NON devono superare i 300 gr di peso totale.

questa è la ricetta scritta sul libro
CAKE AL PARMIAGIANO:
180 gr di farina
3 uova
un dl di latte parzialmente scremato
un dl di olio vegetale
100 gr di gruyère grattugiato
50 gr di parmigiano a scaglie
3 cucchiai di grani di coriandolo
un cucchiaio di grani di pepe Sichuan
un cucchiaio di grani di pepe nero
2 bacche di ginepro ( facoltative)
1 bustina di lievito per torte salate
sale q.b.
pepe q.b.
Il precedimento è sempre uguale.
e questo è ciò che ho usato io:
CAKE AL PARMIGIANO, pepe e coriandolo
-180 gr di farina
-3 uova
-100 ml  di latte parzialmente scremato
-100 ml di olio vegetale
-100 gr di gruyère grattuggiato
-3 cucchiai di grani di coriandolo
-50 gr di parmigiano grattugiato
-pepe macinato a piacere
-sale q.b.
ESECUZIONE:
Il precedimento è sempre uguale a quello di base

Nel CAKE AL PARMIGIANO, NOCCIOLE  E TIMO ho aggiunto all'impasto base le nocciole tritate ed il timo.













giovedì 26 maggio 2011

BUDINO AL CIOCCOLATO.....BIMBY

Il bimby è certamente più veloce nel risultato ,ma questo è comunque un budino...in verità sono entrata in cucina con l'idea del budino e stop....poi ho visto il barattolo delle ciliegie sciroppate della fabbri messo in evidenza ( sempre da me) per ricordarmi di usarle che erano quasi alla fine, poi vedo il contenitore in cui avevo messo i ritagli del panbrioscè del pudding...lo ricordate???
Va bene, penso, devo comunque di iniziare dal budino...in giro ci sono tante ricette da fare con il bimby, ma non tutte sono valide, negli anni ho raccolto e provato alcune che ho valutato valide e questa del budino lo è, mi piace il fatto che possa soddisfare la voglia di dolce senza avere le uova o troppo cioccolato, mi piace perchè è veloce e mi piace perchè piace a tutti in casa ed è un problema di non poco conto!
In questa occasione ho ridotto le dosi della metà usando 500 ml di latte, ma la ricetta originale ( di chi?????) ne indica 1litro.
Ingredienti:
-500 ml di latte meglio se intero, ma anche parzialmente scremato va bene
-75 gr di farina
-75 gr di zucchero semolato
-40 gr di burro
-40 gr di cacao amaro, di buona qualità, è fondamentale per la resa finale del gusto
-1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia
Ponete tutto nel boccale


ed impostate 12 minuti ad 80°C Vel.3.....ed è fatto il budino!
Se non avete il bimby tutto a bagnomaria e girate, girate, fin quando non addensa!
Ora poichè il budino in questione è per casa, ho deciso di porlo dentro ai bicchieri della nutella che di bello e comodo hanno "il tappo", indispensabile per riporre in frigo il budino...Intanto quantifico la rimanenza delle ciliegie sciroppate e i ritagli di panbrioscè...caspiterina...solo 3 ciliegie!!!

Così recupero i bicchieri  un pò datati di nutella ed inizio...
Uno strato di  budino ed uno strato di "ritagli" di panbrioscè tagliati e bagnati con lo sciroppo delle ciliegie...
e poi una ciliegia in ogni bicchiere...va bene solo in tre biccchieri

e continuo con un'altro strato di budino e un'altro di panbrioscè inzuppata 

terminando con uno strato di budino....
Ho terminato, ho pensato, ma..avevo altro budino nel boccale e allora...mi è venuta in mente la coppa malù...vado in frigo con poca speranza, non prendo mai la panna " tanto per averla" come mi capita con altre cose...ed invece...ma certo!!!! Domenica avevo un incontro con delle amiche appassionate di cucina come me ed ho dimenticato di portare la panna.....bene!!!
Monto al volo la panna zuccherandola e riempio altri 2 bicchieri a metà con il budino e sopra la panna, poi il tappo e chiudo. Guardo i bicchieri ancora aperti del budino a strati...no, niente panna, poi è troppo...lo penso, ma sono più veloce a farlo e panna anche lì...e chiudo!

Ora è tutto in  frigo e sono certa che stasera sarà molto gradito il budino e la sua variante!
Dopo l'assaggio confermo che il budino è buonissimo, fate però attenzione alla quantità di sciroppo che utilizzate, non esagerate altrimenti diventa stucchevole.

martedì 24 maggio 2011

MINI-MINIMUFFINS alle fragole

Peccato non avere altre foto di queste mini delizie che altro non sono che una variante di questi  .
In pratica ho ottenuto dei mini-mini muffins con la ricetta della ciambella alla panna, poi li ho siringati con lo sciroppo delle fragole sciroppate, gli ho fatto un ricciolo di panna montata e leggermente zuccherata sopra, un pezzetto di fragola sciroppata per decorare e ...pronti per l'assaggio!



Con un poco di fantasia si possono ottenere dalle stesse basi dei dolci diversi.
Un grazie ad ale@ che mi ha aiutata a districarmi con le mini dimensioni di questi dolcetti !!!
Ed un grazie ad annette per la foto.

lunedì 23 maggio 2011

I PEPERONI RIPIENI DI CARNE,

Ci penso sempre quando arriviamo a ridosso della stagione calda, in estate chissà perchè la natura ci offre tante qualità di verdure tutte deliziose  la cui preparazione è maggiormente esaltata dalla cottura in forno...cioè capite ???? In estate che fa un gran caldo cosa sono ottime, a mio parere ???
Le melanzane ripiena al forno, i pomodori con il riso, al forno, i peperoni ripieni, al forno....insomma forno, forno,forno...personalmente ho raggirato il problema a favore del palato...ho posto un fornetto di quelli da poco in terrazzo... certo non tutti hanno il terrazzo o il balcone, ma almeno chi lo ha sa come potrebbe fare! In giro ci sono tante versioni di fornetti e tutti validi per queste cotture che non richiedono attenzioni particolari...si scaldano rapidamente, sono di facile utilizzo ed in proporzione consumano meno rispetto a quelli classici, la piccola dimensione è il loro punto di forza!
Ed ora passiamo alla ricetta...è da sempre presenta nella cucina della mia famiglia, la famiglia di origine, di quando era bambina, li preparava mia nonna e questo aveva rafforzato in me la convinzione che fosse una sua ricetta...invece di recente, parlando con mia madre vengo a sapere che si , li preparava mia nonna, ma
che la ricetta era stata imparata da mia madre quando da giovane aveva lavorato per un periodo alla mensa della RAI. Poi frequentando casa li ha conosciuti mio marito...e sono diventati anche i nostri peperoni, deliziosi, succosi, da un gusto pieno, ottimi con il pane ma golosi da soli, si possono preparare con anticipo,anzi mio marito dice che mangiati il giorno dopo ci guadagnano...si mantengono bene per 3-4 giorni e se proprio volete li potete anche surgelare che reggono benissimo...che si può volere di più da un peperone!
Nel rispetto delle tradizioni gli ingredienti sono "ad occhio", anche se ho cercato di quantificarli.

Ingredienti:
-800 gr circa di carne macinata di manzo o vitellone
-1 bella cipolla tagliata molto sottile
-1 uovo
-1 fiordilatte, passato nei fori grandi del passaverdure o tagliato a pezzetti
-parmigiano q.b.
-3-4 cucchiai di salsa di pomodoro
-noce moscata q.b.
-pangrattato q.b.
-sale,senza eccedere
-pepe
-olio e.v.o.

ESECUZIONE:
In una padella poni olio e.v.o. ed abbondante cipolla tagliata sottilmente, la fai appassire senza prendere colore poi aggiungi della buona carne macinata di manzo o vitellone, ci metti sale e pepe, copri e fai cuocere, girando di tanto in tanto, fin quando non si è ritirata tutta l'acqua che normalmente si forma..poi sfuma con del vino bianco e continua la cottura fino a farlo ritirare; aggiungi 3-4 cucchiai di salsa di pomodoro, tanto per dargli un poco di colore, fai insaporire ancora per un poco e spegni il fuoco, fai raffreddare.

Intanto prepara i peperoni:
lavali, taglia la calottina sopra e  liberali internamente sei semi



Quando la carne è fredda aggiungi l'uovo,  una bella grattata di noce moscata, abbondante parmigiano, il  fiordilatte tagliato a pezzetti e qualche cucchiaio di pangrattato, ma senza esagerare, devi raggiungere una consistenza pastosa, ma non molliccia se necessario metti altro parmigiano o senza esagerare, del pangrattato.

Ora riempi i peperoni , metti la calottina sopra ( se non si tiene puoi aiutarti con uno stecchino)



Proprio perchè gli ingredienti sono ad occhio ecco quanto impasto è rimasto....fa nulla domani prendo un' altro peperone e lo riempio...
Ora poni i peperoni sulla teglia che hai scelto e rivestila con la carta da forno, il suo uso ti aiuterà a facilitare la pulizia della teglia dopo la cottura, fai un giro di olio sui peperoni e metti in forno a 200°C controllando la cottura e girandoli con molta attenzione una sola volta, ma sappi che non è indispensabile.
Durante la cottura aiutati con un cucchiaio ad irrorare i peperoni con il sughetto che rilasciano.

Eccoli già nel piatto pronti per essere gustati!



Ottimi...

martedì 17 maggio 2011

PUDDING AI FRUTTI DI BOSCO...

si osa un pò a definirlo pudding...ma così è !
E' fresco e anche rapido fa fare, non cerco la rapidità in cucina, almeno non sempre, non è una mia prerogativa, ma quando capita....non disdegno!
Si adatta alla stagione calda verso la quale ci stiano incamminando anche se a singhiozzi.
Ingredienti:
-una busta di pancarrè, io ho scelto di usare il tipo "brioscè"
-120 gr di zucchero semolato
-150 ml di acqua
-500 gr di frutti di bosco misti
-150 gr di ricotta di mucca
-4 foglie di menta
-40 gr di zucchero al velo vanigliato

ESECUZIONE: utilizzare uno stampo da plum-cake da 24x9 o come ho fatto io due piccoli da 13,5 x7
Iniziate preparando lo sciroppo, prendete lo zucchero semolato, meglio se aromatizzato alla vaniglia ( quando uso le bacche di vaniglia le ripongo poi in un barattolo di zucchero, in questo modo ho sempre disponibile lo zucchero aromatizzato alla vaniglia) ed unitelo, in un padellino un poco fondo all'acqua, portate ad ebollizione, abbassate la fiamma ed unite la frutta mista, (io ho usato una bustina da  300 gr di quelle surgelate ed è stata sufficiente la quantità ed ottima la resa) facendo sobbollire per qualche minuto

poi togliere dal fuoco e porre la frutta a scolare dallo sciroppo e far raffreddare.

Intanto preparate lo stampo, foderandolo con un foglio di pellicola per alimenti


ed iniziare a ricoprire il fondo con le fette di pancarrè alle quali avrete eliminato i bordi
 


quando avete coperto il fondo spennellatelo con lo sciroppo scolato fai frutti

ora procedete a ricoprire con le fette di pane i lati dello stampo


e poi anche questi spennellateli bene con lo sciroppo
Ora dedichiamoci alla crema, prendete la ricotta e ponetela in una ciotola, unite lo zucchero al velo vanigliato e le foglie di menta tagliuzzate piccole piccole ed amalgamate
Versare quasi tutti i frutti di bosco all'interno dello stampo ( ed io qui, presa dal fare le foto ho sbagliato e li ho messi tutti dentro!) lasciandone alcuni per la decorazione finale, sopra versare la ricotta

e ricoprire tutto.Nel caso in cui aumentiate la dose e di conseguenza le dimensioni del vostro plum-cake, dovrete fare più strati, in questo caso uno strato di frutta ed uno di ricotta è stato sufficiente a riempire gli stampi da me usati.


coprire lo strato di ricotta con altre fette di pane
spennellare con lo sciroppo, premere leggermente e chiudere bene con un'altro foglio di pellicola, riporre in frigo per una notte...
Si fa presto a dire di aspettare una notte quando hai la smania di conoscere il sapore di un dolcetto ch enon hai mai fatto..è stato così che dopocena....ne ho sacrificato uno...tanto erano due!!!!
Ha retto bene ad essere girato, però ho dovuto spennellarlo un poco con lo sciroppo rimasto (era pochino)perchè in alcuni punti era rimasto il "bianco", poi l'ho decorato semplicemente con della ricotta zuccherata, ricordate che avevo esaurito tutti i frutti??? Ecco che allora torna la necessità di usarne 500 gr come richiede la ricetta.Il problema si pone sulla foto..mi spiace..ma per quanto io tenti di farla proprio non rende...a vederlo è così goloso, ma proprio la foto non mi rende...fare un corso di fotografia??? No....per favore, piuttosto chiudo il blog!!!!

Forse però non sono tanto male...le foto...perchè il piccolo pudding è stato davvero gradevole!!!

domenica 15 maggio 2011

TORTA DI MELE...è solo una torta di mele

ed era scritta da me su un foglietto senza nessun nome accanto, di torte di mele ce ne sono tante in giro e diciamolo, per la sua semplicità, alla fine, tutte le ricette sono buone, ma poi vuoi sottovalutare il vantaggio di poterle cucinare tutto l'anno...ed allora cerchiamo di renderle belle!



1 kg di mele
1 limone il succo
250 gr di farina 00
130 gr di burro pomata +
 40 gr di burro fuso
2 uova
1 tuorlo
150 gr di zucchero, meglio se bimberizzato ( o frullato o zucchero fino)
3 cucchiai di latte tiepido, (io non li ho messi)
3 cucchiai di zucchero al velo vanigliato
1 bustina di lievito per dolci
cannella a piacere ( io la adoro, ma in famiglia no)
Pangrattato per lo stampo q.b.

Io ho usato uno stampo da 24 cm di Ø, ma come vedete dalla foto viene un poco alta...se vi piace così...va bene, altrimenti potete usare uno stampo un poco più grande.


ESECUZIONE:Accendere il forno a 180°C.
Imburrare lo stampo e poi spolverizzare con il pangrattato.
Tagliare a fettine due mele e metterle nel succo di limone, lasciarle in attesa.
Tagliare le altre mele a dadini, (io le ho preparate un poco prima e messe per 30 minuti a bagno nel porto, poi le ho scolate molto bene), porle in una padella ed unire 2 cucchiai di burro, la cannella e lasciar cuocere dolcemente. Se decidete di metterle a bagno nel liquore fate attenzione a farle asciugare bene in cottura. Intanto montare bene 130 gr di burro con lo zucchero fino + lo zucchero al velo vanigliato, aggiungere 1 uovo alla volta, poi il lievito ed il latte( che io non ho usato).
Versare 1/3 dell’impasto ottenuto coprendo la base dello stampo, versarci sopra le mele a dadini e ricoprire con il resto dell’impasto, decorare la superficie con le mele a fette disponendole a spirale, a cerchio...come volete, cospargerle poi con 2 cucchiai di zucchero ed i 40 gr di burro fuso, infornare per circa 40 minuti, controllando la cottura.
A fine cottura far freddare, poi rimuovere dallo stampo, se possibile usare lo stampo con cerchio rimovibile, sono i più pratici per ogni tipo di torta...una spesa consigliabile!
Lucidare la torta facendo leggermente scaldare della marmellata di albicocche da spennellare poi sulla superficie o della gelatina neutra.

Osservazioni:
-buona, bella a presentarsi
-migliora il giorno dopo
-l’impasto è come una frolla lievitata, si potrebbe usare con la sacca





lunedì 9 maggio 2011

Uffa...

l'avevo detto vero che è complicato il blog...sto tentando di inserire i blog amici e non ci riesco!!!
Il bello è che nessuno di loro, i blogger che voglio inserire, sa che lo voglio inserire....mi sono spiegata?
Pazienza ci riproverò domani...anche perchè ora dopo essermi informata sulle condizioni di salute di una amica vado a gustarmi il dopo-cena...no nessuna leccornia, semplicemente vado a tenere compagnia  a mio marito!

sabato 7 maggio 2011

Quando tenti di fare le cose

al di sopra delle tue capacità e la tensione, il nervosismo ti prendono, ma vuoi continuare, per dimostrare a te stessa che puoi farcela....certamente vi siete sentiti così...ebbene in questi primi giorni di blog è questo ciò che sento...a dire il vero per fatti personali e non, ci sono un'altro mare di emozioni e sentimenti in cui sono coinvolta, ma quelli sono altri discrorsi, ora sto parlando del blog, della sua gestione, cambio continuamente dimensioni delle foto colori, caratteri...insomma quei due tre amici che lo leggeranno e che quindi mi conoscono non si sorprenderanno di trovare delle piccole imprecisioni, in fondo alla fine di tutto, quello che è davvero importante in questa raccolta è che le ricette siano seriamente sperimentate da me e per questo ritenute affidabili.

venerdì 6 maggio 2011

ARRIVA IL CALDO ED I DOLCI SI ADEGUANO....

Chi ama distrarsi in cucina riesce sempre a trovare il modo di avere delle novità...perchè la cucina è anche sperimentazione, poi ci sono le cose che vengono bene e se ne parla e quelle che invece è meglio tacere....sarà perchè non sono venute bene?????
Comunque leggendo un'altra amica,Cindy, ho scoperto la CREMA AL LATTE SENZA UOVA..mitica!
Davvero non ho parole per descriverne la scioglievolezza, la facilità di esecuzione e di conservazione, soprattutto ora che andiamo incontro all'estate e le creme in genere diventano molto difficili da gestirecon il caldo.E' proprio quest'ultimo aspetto di questa crema che ha colpito la mia attenzione..quando si lavorano le creme è fondamentale rispettarne i tempi e le modalità di conservazione e quindi se devi preparare un dolce estivo c'è sempre molta attenzione alle creme che si rovinano facilmente con il caldo....vuoi mettere invece l'aver trovato una soluzione con la quale si gestiscono i dolci con le creme con meno apprensione?

LA CREMA AL LATTE SENZA UOVA
1 litro di latte intero
150 gr di farina 00
50 gr di amido di mais
360 gr di zucchero semolato
150 gr di burro pomata ( io non l'ho usato)
ESECUZIONE:
Montare bene lo zucchero con le fruste, intanto in una pentola unite la farina, l'amido ( setacciati) e lo zucchero,versare molto lentamente il latte mescolando in continuazione fino ad ottenere una crema liscia ed omogenea.Ponete sul fuoco, a fiamma bassa, sempre mescolando fino ad addensare la crema, togliere dal fuoco e far raffreddare, solo allora potete aggiungere il burro ed aiutandovi con una frusta elettrica amalgamare bene il tutto.
E' necessario il riposo in frigo di 24h , prima di questo tempo si percepisce il sapore della farina.

E così colta dall'entusiasmo che sempre mi muove in queste occasioni, è partita la mia personale sperimentazione, lo scorso anno, unendo le due nuove conoscenze che mi avevano colpita, le fragole sciroppate e la crema al latte senza uova, la loro unione è culminata in questi dolcetti che in un pomeriggio caldo di giugno hanno fatto il loro lavoro egregiamente!




Sono fatti da una base, la ciambella alla panna di MarisaC, posta in teie rettangolari poi divise in quadrotti,
la base è poi stata "bagnata" dallo sciroppo di frutta sciroppata, nello specifico ho usato fragole, pesca e banane sciroppate, la frutta l'ho invece mixerata con la crema al latte senza uova, facendo attenzione a conservarne alcuni pezzetti individuabili nella crema ma di dimensioni tali da passare nella sacca da pasticceria ( odio chiamarla sac-a- poche) da essere insomma saccaposciabili !
Ho separato i rettangoli in multipli di tre ed ho iniziato il lavoro di bagna, farcitura, decoro e disposizione nei vassoi,
i dolcetti con le perline argentate sono di fragola
i dolcetti con le codette gialle sono di pesca
i dolcetti con le codette mix sono di banana
Fate solo attenzione alle banane sciroppate, appena uscite dallo sciroppo ed asposte all'aria, ossidandosi, prendono una nota di colore non proprio gradevole, ma unite alla crema come vedete dalle foto, proprio non si nota, vi informo affinchè non pensiate di dover gettare il tutto!

LA CIAMBELLA ALLA PANNA DI MARISAC
250 gr di farina 00
3 uova intere
250 gr di zucchero semolato
250 ml di panna fresca
2 cucchiai di rum o strega o altro liquore,ma si può anche non mettere
1/2 bustina di lievito

ESECUZIONE: Accendere il forno a 170°C.
Montare bene le uova con lo zucchero,devono essere gonfie e soffici.
Unire delicatamente la panna, la farina il liquore ( o nulla). L'impasto si presenta un pò liquido, più lento di una crema pasticcera per la presenza della panna.
Versare in un o stampo, meglio se a ciambella imburrato ed infarinato ed infornare per circa 40 minuti, controllando comunque la cottura.
Si presta benissimo come base per torte farcite, per muffins,per la colazione e si conserva molto bene anche una settimana.Volendo si possono aggiungere aromi di agrumi o frutta secca o canditi o uvetta o gocce di cioccolata.









LE FRAGOLE SCIROPPATE

Come non parlare delle fragole...il loro colore, il loro profumo, la loro versatilità, dallo scorso anno poi ho scoperto ,grazia alla mia amica Silvia, un loro utilizzo che a mio parere è davvero eccezionale...le fragole sciroppate.
Sia chiaro che il metodo di conservazione è un metodo, quindi applicabile anche ad altri tipi di frutta, io l'ho conosciuto nel periodo delle fragole e così si è impresso nella mia mente.
E' molto facile:
Per ogni kg di frutta si usano 500 gr di zucchero semolato, io aggiungo anche un pezzetto oppure i semi di una bacca di vaniglia,
quindi in un barattolo in vetro tipo Bormioli, o da conserva, si pone la frutta scelta, lavata, asciugata e tagliata in pezzi e si alterna allo zucchero, si chiude con il coperchio e si ripone in frigo per 24 ore (a me è capitato in questa fase di tenerle anche di più, ma sempre senza aprirle)  magari agitatele un poco se vi ricordate.
Dopo le 24h si sarà formato uno sciroppo nel vaso, scolate lo sciroppo separando bene la frutta dal liquido e ponete il liquido in cottura, deve sobbolire per circa 15 minuti, (nel bimby 15 minuti, varoma, T 100°C) a questo punto rimettete la frutta nel vaso e versateci sopra lo sciroppo, se pensate di consumarla a breve, come faccio io, avete finito qui; fate raffreddare e poi in frigo.
Se invece credete di conservarla più a lungo ripetete il passaggio del liquido bollente fino a raggiungere la densità dello sciroppo che preferite e nell'ultimo "riscaldamento" poneteci dentro anche la frutta per qualche minuto poi invasate e chiudete, fate raffreddare e rimettete in frigo.
Silvia dice che si conservano per 6 mesi, ma a casa mia non sono mai arrivate a così tanto tempo!
Sentirete che bontà!
Vi chiederete perchè le sciroppo se poi non le mantengo fino a sei mesi?
Primo perchè sono molto buone e mio marito ne è goloso, secondo perchè anche quando sono disponibili sul mercato non sono costretta ad acquistarle tutti i giorni, le ho sempre lì disponibili e si possono inventare davvero tanti dolci, basta dare sfogo alle proprie idee, anche accompagnate da una pallina di gelato sono un goloso dessert !

giovedì 5 maggio 2011

IL MIO TRIFLE MONOTEMATICO

Quando si è invitati ad una cena si pensa sempre...cosa porto? Dopo molte cene poi le idee si esauriscono e così ci si trova a doversi ingegnare....è nata così l'idea del trifle, portare un dolce fatto personalmente è una idea sempre gradita e lo è ancora di più se anche il contenitore del dolce è un dono per la padrona di casa.

L'idea mi piaceva, ma era lo sporzionamento nel piatto che mi frenava nel realizzarlo e tentando di arginare il più possibile " lo spappolamento " nel piatto, dovevo fare attenzione a due fattori
1-la dimensione del contenitore, che non doveva essere nè troppo profondo, nè troppo stretto
2- gli ingredienti...o meglio la quantità di colore...e così è nato il mio Trifle monocromatico Certo nel piatto lo spappolamento c'è stato...ma davvero molto contenuto.....
Sopra lo vedete appena terminato e senza la confezione che ha contribuito alla bella presentazione del dolce.
In pratica ho realizzato un mix delle ricette che conosco...delle mie amiche coquinarie, le delizie al limone,  il limonsù di Babby, il tiramisù amalfitano di numberone, le fette di limone caramellate di Cindy, qualche suggerimento di RosalbaF.

TRIFLE MONOTEMATICO
pavesini
salsa chantilly al limone
salsa (chantilly?) al limone e mascarpone
sciroppo
limoncello
panna montata

Ho iniziando lavando molto bene 10 limoni biologici a cui ho tolto la scorza che ho frullato nel bimby insieme ad un poco di zucchero ad occhio....
ho messo le scorze in un contenitore e mi sono regolata con
1 cucchiaio da tavola= la scorza di un limone

Preparo lo sciroppo, così avrà il tempo di freddarsi.
SCIROPPO
600 ml di acqua
240 ml di zucchero
6 cucchiai di limoncello
2 scorze grattate di limone
Porre sul fuoco l'acqua, lo zucchero e la scorza di limone, far sciogliere bene lo zucchero e togliere dal fuoco, quando lo sciroppo è tiepido/ freddo aggiungere il limoncello.
Lo sciroppo così ottenuto si userà come BAGNA per i pavesini.
Ho preparato una CREMA PASTICCERA ( nel bimby)
1 lt di latte intero
10 tuorli
200 g rdi zucchero
la scorza grattata di 2 limoni biologici
60 gr di farina
70 gr di amido di mais
Quando la crema è fredda aggiungere
la scorza di 2 limoni
30 ml di limoncello
ed amalgamre bene.
A questo punto dividere la crema in due ciotole diverse.
Montare 500 ml di panna fresca aggiungendo zucchero al velo q.b., ma non deve essere troppo dolce, ho fatto ad occchio
Dividere anche la panna in due ciotole....
Una metà della crema pasticcera unirla ad una metà della panna montata ottenendo così la CREMA CHANTILLY AL LIMONE.

L'altra metà della crema pasticcera l'ho unita al mascarpone aggiungendo ancora una scorza di limone grattuggiata ed un poco di limonello ad occhio, ottenendo una consistenza tipo besciamella, abbiamo così la CREMA PASTICCERA AL MASCARPONE (non so come chiamarla).
Quindi ho ottenuto due creme pasticcere, una con panna montata e l'altra con mascarpone...ci vuole più a dirlo che a farlo!
A questo punto si può iniziare a comporre il dolce a strati, alternando le due creme ad ogni strato...a me non è avanzato nulla!
Le fette di limone per la decorazione le ho zuccherate a caldo, non si possono definire caramellate, ma erano belle!!!!
Arrivata un poco al di sotto del bordo del contenitore ho deciso di fare una decorazione semplice con la panna montata, alla quale ho aggiunto le scorze di limone rimaste, posta nella sacca da pasticceria con bocchetta a stella media, facendo dei ciuffetti concentrici, chiudo con pellicola ben tesa a coprire il tutto ed in frigo!