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ROMA
Ho 50 anni, passati... da poco, una visione della vita in genere positiva,con figli e tanta voglia di fare, tante cose, sempre, ma troppo poco tempo.....mi piace la compagnia, ma amo la solitudine e perdermi nella malinconia delle riflessioni.

lunedì 29 ottobre 2012

GLI "ODORI" CONSERVATI IN DISPENSA

Mi capita frequentemente di rimanere senza i classici "odori", sedano e carota principalmente, così nella mia dispensa, soprattutto in inverno, non manca mai un barattolino di odori fatti in casa e conservati sotto sale.
Sono di facile e veloce preparazione e mi sollevano dall'ansia di aver dimenticato carote e sedano.
 L'unica attenzione nell'uso degli odori sotto sale è di  fare attenzione al sale che aggiungete nella pietanza in preparazione.

Procuratevi un bel barattolino di vetro, anche da riciclo, preparatevi gli odori che solitamente usate e poi iniziate a tagliarli delle dimensioni che usate di solito e nella proporzione a voi più congeniale, fatto questo unite tutte le verdure insieme e pesatele, ora tenete presente che la conservazione con il sale deve essere al 20% cioè, per  ogni 100 gr di verdure dovete unirvi 20 gr di sale fino, tutto qui , girate bene il tutto e versate nei barattoli di vetro, chiudete e conservate in dispensa, insomma in uno sportello della cucina, al buio.

Accade che il VS peso non è preciso??? magari le Vs verdure pesano 375 gr ???
nessun problema, applicate questa formula

 in 100 gr di verdure metto 20 gr di sale come in 375 gr di verdure ne metto???
 che trasformato in formula matematica diventa
100: 20 = 375: X

per conoscere la X

X= 20 x 375
        100
in pratica dovete moltiplicare 20 x 375 =7500
il risultato (prodotto) ottenuto va diviso per 100
7500 : 100 = 75

quindi nella VS preparazione di 375 gr di verdure dovrete aggiungere 75 gr di sale fino.
Un leggero "sbiadimento" nel colore delle verdure è perfettamente normale, in genere le preparo e le conservo per 40-50 giorni, poi preferisco riprepararle....anche se la ricetta diceva che potevano mantenersi per 6 mesi, io però non l'ho mai fatto.

Spero vi sia utile!



venerdì 26 ottobre 2012

BON BON DI CASTAGNE

Finalmente anche tempo si adegua all'autunno ..era ora...sui banchi del mercato le castagne sono comparse già da un pò, ho atteso a a comperarle, ma oggi ne ho acquistate una manciata....tornata a casa avevo pensato di farci le solite, amatissime castagne tipo "caldarroste"..poi...poi la vena creativa, ha avuto la meglio e sono nati i bon bon di castagne...che altro nome dargli????


Ho ben lavato le castagne, le ho incise sulla parte bombata e le ho lasciate in ammollo in acqua fredda per circa 30', poi le ho messe in una pentola in acqua fredda, leggermente salata e portate a bollore per circa 10'. Tolta la pentola dal gas ho iniziato a pulirle, cioè rimuovere il guscio e poi la pellicina. E' la pellicina la parte più noiosa da eliminare, per facilitarne la rimozione è preferibile mantenere le castagne in ammollo e pulirne un poco per volta.Se volete potete conservarle in frigo, oppure continuare nella lavorazione....
Alla fine della pulizia mi sono ritrovata con 
-500 gr scarsi di castagne, le ho messe nel bimby con 
-150 gr di zucchero al velo,
- i semi di un baccello di vaniglia, 
-40 ml di rum, 
-20 ml di latte
ed ho avviato per 15' a 90°C con velocità alternata perchè ho aperto ,spatolato, continuato, ecc...
Se non avete il bimby, potete mixare tutti gli ingredienti, trasferirli in un tegame e poi sul gas per 15' mescolando in continuazione a fiamma moderata.
Ho ottenuto questa passata di castagne
Ho iniziato a formare delle palline cercando di farle della stessa dimensione e le ho poste in un vassoio dove avevo grattato del cioccolato fondente (che insieme alla eliminazione delle pellicine è stato un martirio...)  
ecco la dimensione dei fori
Quando le palline arrivano nel vassoio con il cioccolato le faccio roteare, un pò come fanno i cercatori d'oro con il loro setaccio.....e le lascio ancora lì dentro a roteare con le altre per un pò....

questo perchè appena toccano il cioccolato si " sporcano", poi il calore che rilasciano fa attaccare bene il cioccolato alla loro superficie, ottenendo un perfetto bon bon....la trasformazione è completata, passate il bon bon nel pirottino...
e ....
Buon appetito!!!!

Ps-pensavo che sarebbero anche goduriosi accompagnati da un ciuffetto decorativo di panna montata, magari a riempire il pirottino.

martedì 23 ottobre 2012

LA TORTA DI BANANE

Mi piacciono tanto le banane, anche quelle belle mature, quelle che diventano "tigrate" per capirci, ma è proprio a questo stato di maturazione che diventano ottime anche per la preparazione dei dolci e questa torta aiuta a sprigionare tutto il loro sapore  e la loro dolcezza.
L'impasto è quello base della torta di mele al cui impasto ho aggiunto delle banane, il resto è proprio tutto uguale...e per farne un dolce da donare gli ho dato la forma del cuore...un dolce regalato porta sempre con sè dell'affetto, donato da chi ha impiegato tempo, fantasia ed affetto per prepararlo!

In questo caso ho tagliato le banane per il lungo,ma potete tagliarle come volete...

Un dolce coccoloso.....
Buon appetito!

venerdì 19 ottobre 2012

LA CODA DI ROSPO.... IN AGRODOLCE

La preparazione dell'agrodolce.
Questa è la base, almeno per me...non mi sono documentata in merito, io i piatti in agrodolce li cucino così...potete cucinarci qualunque cosa dai pesci, alla carne, alle verdure, possono esserci delle variabili, come l'utilizzo di prugne, mele, ananas, risultano tutte preparazioni agrodolci, cioè nello stesso piatto abbiniamo il gusto del salato a quello del dolce...
E' una preparazione sensibile a molte variabili...quanti siamo a tavola... che dimensioni ha il pesce...quanta uvetta ho in dispensa...avrete capito, molto tecnica!!!!!
Ma credetemi anche senza dosi viene sempre molto bene.

-Iniziate con il mettere  l'uvetta a bagno nell'acqua tiepida...regolate la quantità secondo i Vs gusti.

-Per esaltarne il sapore è preferibile tostare prima i pinoli , in una padella con un velo di olio per qualche minuto e poi aggiungerli alla preparazione. 

In una padella, adeguata alle dimensioni della preparazione, ponete delle cipolle tagliate a fettine (per darvi un'idea, devono coprire la base della padella che avete scelto),  unite ad una giusta quantità di burro e fatele appassire a fuoco dolce, regolate di sale...quando iniziano a diventare trasparenti mettete dei cucchiai di zucchero,con moderazione, fino a raggiungere una gradevole dolcezza....potete orientarvi su, i cucchiai rasi di zucchero sono circa la metà delle cipolle usate...tipo se avete usato 4 belle cipolle metterete 2 cucchiai di zucchero, quando vedete che inizia a sciogliersi ( attenzione sempre a fiamma dolce) unite mezzo bicchiere di aceto bianco, l'uvetta e dei pinoli q.b.,

aggiungete ,alzando un poco la fiamma, anche del pomodoro( ( io qui passata, ma anche pezzettoni, ciliegine, come preferite)  regolate di sale, aspettate qualche minuto e ponete il pesce, in questo caso le fette di pescatrice, belle polpose....QUI trovate come pulire la coda di rospo.
mettete il coperchio, abbassate la fiamma e fate cuocere, controllate la cottura e girate le fette, se il condimento è troppo denso unite un poco di acqua bollente, ma con moderazione...il pesce cuoce rapidamente, ma la cottura varia a seconda delle pezzature/dimensioni...servite "spolverato" con del prezzemolo tritato.


Buon appetito!!!









domenica 14 ottobre 2012

COME PULIRE LA CODA DI ROSPO

La coda di rospo o rana pescatrice è....davvero un brutto pesce!!!!
Si consiglia di acquistarla con tutta la testa per confermarne la freschezza, ma nei banchi di pesce dei supermercati si trova senza testa...e loro garantiscono che è fresca!

Ecco come si presenta acquistata e senza la testa.
Si inizia a pulirla liberandola della pelle, io mi aiuto come vedete con delle forbici, anche per tagliare le spine, grandi che sono presenti sul dorso....
Ed eccola completamente priva di pelle


Ora tagliate a fette il corpo, se la parte centrale del pesce è troppo ingombrante eliminatela.
ecco le fette più belle quelle più polpose nella parte del corpo più larga....
Facile vero!
A presto la coda di rospo in agrodolce....








giovedì 4 ottobre 2012

PANINI MORBIDISSIMI....I BURGER BUNS

Avevo dimenticato di averli preparati, vi capita mai???? Cucinate,fotografate,sistemate poi una cosa tira l'altra i giorni passano e qualche preparazione cade nel dimenticatoio...è non perchè sono disordinata,anzi cerco di fare sempre molta attenzione  elasciare delle tracce ( in questo caso avevo già salvato l afoto nel mio album del blog) però capita!!!!
Poi ieri sul forum di coquinaria mi trovo davanti questi deliziosi panini e...li conoscevo...ho controllato ed eccoli...li avevo preparati ad aprile e la ricetta l'avevo presa da Arabafelice.. deliziosi  in questo caso li abbiamo gustati con l'insalata di pollo che in casa amano in ogni stagione ed ogni occasione, per me un sollievo... non si stancano mai di mangiarla...ma è possibile????

Ed ecco come ottenere questa squisitezza presa da Buon appetito America di laurel Evans

INGREDIENTI: per circa 8 pezzi
450 gr di farina io ho usato la 00
50 gr di zucchero semolato
un cucchiaino di sale
1 bustina di lievito secco, 8 gr oppure un dadino fresco
un uovo intero
180 ml di acqua "morta"( leggi le premessedei lievitati)
30 gr di burro pomata
semi di sesamo q.b. per la copertura
un uovo battuto con poca acqua per spennellare

ESECUZIONE.
Lavorare insieme tutti gli ingredienti unendoli poco per volta, in ultimo il sale,potete lavoarare  amano o con l'impastatrice e con la m.d.p. Dopo aver lavorato l'impasto per almeno 15' formate un panetto che coperto lascerete lievitare per un paio di ore e cmq fino al raddoppio del volume. Riprendere l'impasto e dividerlo in 8 pezzi, formando un disco di circa 2,5 di spessore e 8 cm di diametro, poggiare i dischi ottenuti su una teglia ricoperta di carta da forno ben distanziati e coprirli con la pellicola facendo la seconda lievitazione, occorrerà circa 1h,ma molto dipende dalle condizioni ambientali.
accendere il forno a 190°C.
Prima di infornarli spennellarli con il battuto di acqua e uovo, cospargerli di semi di sesamo e cuocerli per circa 15'...il profumo aiuta determinare la cottura....Tolti dal forno fateli freddare e poi farciteli come desiderate. Si possono congelare, ma fateli freddare bene prima di porli  chiusa in un a busta nel congelatore.
Consigliano di tostare leggermente, dopo il taglio, la parte interna delle due semisfere ottenute...dicono che ne esalti il sapore...
Io l'ho farcita con l'insalata di pollo.

INSALATA DI POLLO......... DI CASA MIA
-pollo intero, a busto, eviscerato del super
-maionese, quella che preferite secondo i vs gusti
-senape, quella dolce da hamburger
-salsa worcecestershire
-lattuga romana
-olio evo
-sale

ESECUZIONE:
Proprio non sono in grado di darvi delle quantità...diciamo che per ogni due busti di pollo uso un gran piede di lattuga  o due normali...
Inizio lavando i busti ed eliminando l'eccesso di pelle ed il dietro,a piacere, magari in inverno potete prepararli per ottenere un buon brodo di pollo come siete solite fare....l'importante che alla fine il pollo sia ben cotto. Tiratelo su dall'acqua/brodo di cottura  e scolatelo per bene facendolo raffreddare,Intanto lavate molto bene la lattuga,meglio foglia per foglia, poi prendete un tagliere e poneteci un pò di foglie una dentro l'altra,intere e dividetele con un coltello lungo la costa, ora ottenete delle piccole strisce di lattuga, vi sembrerà esagerato, ma nella MIA insalata di pollo il taglio della lattuga è importante per amalgamare i  sapori...continuate tagliando tutta la lattuga, poi ponete le striscette in una capiente insalatiera e conditele con    olio e sale, questo per evitare di usare una quantità esagerata di maionese, vi accorgerete che l'olio rende più fluida la preparazione.
Ora passate al pollo che sarà raffreddato e tagliatelo a piccoli pezzi sempre sul tagliere...non sfilettato con le mani,ma tagliato con il coltello!!!! Vi ripeto questo è il mio modo di fare l'insalata di pollo!
Ora unite il pollo alla lattuga ed amalgamate ben, iniziate mettendo delle cucchiaiate di maionese e girate, unite due getti di salsa worcestershire ( mi avete capito vero??), poi un cucchiaio di senape e continuate a girare regolandovi con i Vs gusti personali....usando l'olio potete diminuire la quantità di maionese, ma certo non sarà MAI un piatto dietetico!
Ponete nel panino la quantità che desiderate di insalata di pollo e gustatevelo.....!!!!

martedì 24 luglio 2012

SUSHI A CASA MIA.....GLI ONIGIRI ED I MAKI-SUSHI

Certo la foto non rende molto, mio figlio però ha gradito...é il figlio che ama assaggiare i cibi e che adora il cibo giapponese...un giorno mi ha chiesto di provare a fare il sushi e così mi sono documentata e....nella foto il risultato, peccato che il bianco del piatto non gli renda merito!


Non è stato difficile, ho scelto di usare del tonno e del salmone freschi.Prima di passare alla descrizione della preparazione voglio soffermarmi sull'uso del pesce crudo, così come lo usano i giapponesi. Il pesce crudo, anche se freschissimo, può nascondere in sè un parassita , l'anisakis.
Se il pesce viene sottoposto a cottura non ci sono problemi, il calore determina la morte del parassita, ma se viene consumato crudo, come appunto nel sushi, c'è il rischio di contrarre la malattia  cioè il parassita che ingeriamo con il pesce, si annida nel nostro tratto gastro-intestinale determinando la malattia.
Per ovviare a questo non piccolo inconveniente è quindi preferibile consumare pesce cotto o sottoposto a congelamento, a -18°C per almeno 98 ore, come stabilito dalla comunità europea, oppure  -20°C per 24 ore. 
Non esiste salatura, affumicazione, sottoaceto che possa eliminare il parassita e le sue larve.
Il mio personale parere è che il sushi non vale il rischio, ma se proprio lo volete fare fate attenzione!

Vi riporto quel poco che ho imparato,quando si parla di sushi,in generale, si parla di una preparazione giapponese di pesce crudo,
può essere solo pesce crudo sfilettato ( è un'arte) e così servito, è il SASHIMI
può essere accompagnata da riso, da gustare con salse varie e abbiamo:

NIGIRI SUSHI- sono delle "chenelle" di riso bianco su cui sono posti pezzi di pesce.
Io non l'ho preparato.

ONIGIRI SUSHI-sono le polpette di riso, composte per lo più di riso bianco, con un cuore di vegetali o pesce ed una striscia di alga nori che li iavvolge.La loro forma tradizionale è triangolare.
Qui un video esplicativo, ma è solo uno dei tanti.
Gli onigiri sono avvolti dall'alga nori per il suo eccellente valore nutritivo, per il suo sapore e per non far attaccare il riso alle mani, infatti gli onigiri si gustano con le mani.
Esistono tante varietà di onigiri e ciascuna h ail suo nome ch ene distingue gli ingredienti.
Le mie onigiri avevano al loro interno del salmone fresco, semplicemente grigliato in padella, sono onigiri sake.
MAKI SUSHI- si tratta dei tipici rorolini di cui si intravede il centro ed avvolti dall'alga nori.
Si preparano aiutandosi con la tipica stuoia giapponese, sopra alla stuoia si dispone uno strato di alga nori poi uno strato di riso ed al centro si pongono i vari ingredienti a piacere, filetti di pesce crudo, vegetali crudi, poi si arrotola il tutto aiutandosi con la stuoia e si ottiene un rotolino lungo che si divide a metà ed ancora a metà, si serve accompagnato salsa di soia , salsa wasabi....io ho usato del tonno crudo posto 24 h nel congelatore.
PREPARAZIONE DEL RISO BIANCO PER IL SUSHI
Si usa riso giapponese, in alternativa va bene il carnaroli
100 ml di aceto,se reperibile di riso,altrimenti va bene di mele
5 ml di sale grosso
5 ml di zucchero
Lavare il riso più volte sotto l'acqua, vedrete che inizialmente sarà bianca per poi diventare sempre più chiara ora mettetelo a scolare per una decina di minuti, ponetelo poi in una pentola copritelo con acqua fredda fino a superare il riso di un cm, coprire con il coperchio e cuocere fino a completo assorbimento dell'acqua, spegnere e far stiepidire a tegame coperto.Intanto ponete in un pentolino l'aceto, lo zucchero ed il sale fino far sfrigolare l'aceto, spegnete.
prendete il riso e ponetelo in una ampia ciotola, non di metallo, trasferiteci il riso e muovetelo aiutandovi con un cucchiaio di legno, poi versate l'aceto stiepidito sopra e mescolate bene,il riso è pronto per esseremesso in forma di onigiri sushi o maki sushi o nigiri sushi.
Mettetevi accanto, sul piano di lavoro una bacinella con acqua leggermente salata e bagnatevi le mani, questo vi aiuterà a maneggiare il riso senza che vi rimanga attaccato.Per gli onigiri date la forma al riso compattandolo bene, ponete al centro il pesce e le verdure che avete deciso e chiudete a polpetta, fate aderire una striscia di alga intorno alla polpetta

L'alga nori è di facile reperibilità nei negozi bio.

A noi è piaciuto....
Buon appetito!

venerdì 22 giugno 2012

FETTINE ALLA PIZZAIOLA E MELANZANE A FUNGHETTO

A Roma in questi gironi c'è stata una novità che è di certo interesse per tutti noi che amiamo la cucina , ha aperto EATALY, ci sono stata stamane.....che dire è davvero mega....un enorme supermercato con all'interno ristoranti, bar, pasticceria, gelateria...ho iniziato il mio giro dal piano superiore...a caduta...interessante, molti validi prodotti di qualità all'interno e con la qualità è inevitabile che ci siano anche  prezzi adeguati, molto grande il reparto della cioccolata con la Venchi che la fa da padrona con ogni sorta di gusto e abbinamento al cioccolato.La pasticceria è "golosi di salute"....di Montersino, ieri era lì e ci sarà anche domani...oggi l'ho mancato!!!!In vendita i suoi libri in formato economico....all'interno c'è anche una bella libreria...insomma se ci vai puoi passarci molto tempo!
Al reparto utensili il solito gioco del "cellò...mi manca"
....avevo tutto....queste si che son soddisfazioni !!!!!!
Ho visto in vendita e non lo conoscevo un ovetto che cucinato con le uova emette una musica diversa a seconda della cottura interna dell'uovo...utile e simpatico, ma non uso molto le uova e lì è rimasto....
Gira e rigira...tornata a casa mi sono accorta di aver completamente saltato la parte dei formaggi e dei salumi ...ma si può????? Pazienza...dovrò tornarci a curiosare e magari farò anche qualche foto!
Comodo il parcheggio, grande e gratis fino a luglio, ma con la macchina rigorosamente sotto il sole...il termometro segnava 40°C quando sono tornata....ma perchè non pensano mai a mettere qualche riparo per le macchine nei parcheggi????? Ma sapete che sono aperti fino alle 24 TUTTI I GIORNI ??????
Auguri Eataly!!!!!!
Torniamo a noi...una pausa sul blog non significa che in questo periodo non abbia cucinato....è soltanto che non sempre riesco a fotografare tutto tutto...ci vuole tempo e non sempre ne ho tanto a disposizione, poi il caldo è davvero un nemico per me...lo soffro tanto, mi toglie le forze e spesso mi trovo a cucinare perchè devo farlo, senza molta fantasia...ma nell'ottica che le preparazioni in cucina sono tante e varie e che non tutte noi cuciniamo tutto il cucinabile condivido queste preparazioni che in estate, quando il caldo rende il fornello meno amico si possono preparare anche in anticipo e si gustano bene sia calde che fredde.


FETTINE ALLA PIZZAIOLA E MELANZANE A FUNGHETTO






E' una facile preparazione dal sicuro successo e se avanza qualcosa ....è buona anche il giorno dopo!

MALANZANE A FUNGHETTO
Acquistate delle melanzane, lavatele, tagliatele a grossi dadi  e mettetele sotto sale per un'oretta, poi sciacquatele ed asciugatele bene, in una larga padella ponete abbondante olio evo e aglio,fate leggermente imbiondire l'aglio e poi unite le melanzane tagliate,giratele,regolatele di sale, fatele cuocere un poco a fuoco vivo, abbassate la fiamma e copritele fin quando sono cotte,se occorre unite in cottura un poco di acqua calda,io unisco anche dei semi di finocchio all'inizio, insieme all'aglio.Al termine della cottura colorare con abbondante prezzemolo, si possono servire sia calde che fredde.

LA CARNE ALLA PIZZAIOLA
Non ho un taglio in particolare da destinare a questa preparazione, ma in genere si tratta di fettine di manzo....qualunque sia il taglio ridurre le fettine a rettangoli e tenetele da parte.
In una padella mettete un poco di olio evo, aglio, peperoncino a piacere e fate leggermente colorire l'aglio, unite le strisce di carne, salatele e fatele cuocere fino a fargli tirare fuori l'acqua e farla riassorbire, ora togliete la padella dal fuoco e rimuovete dalla padella la carne ponendola in un piatto, rimettete la padella con il suo fondo di cottura sul gas ed unite del pomodoro, io lo uso sempre passato, ma se lo gradite potete metterlo a pezzettoni, la ricetta canonica prevede l'aggiunta dell'origano, ma nessuno in famiglia lo digerisce quindi lo sostituisco con il timo, fresco o essiccato a seconda delle stagioni, salate e fate cuocere per un 20' il sughetto, poi unite la carne, fate cuocere qualche minuto e la pizzaiola è pronta.
Buon appetito!

mercoledì 23 maggio 2012

TORTA DI MELE...

L'ho conosciuta perchè in molte che l' hanno assaggiata hanno chiesto la ricetta a Feffe...io no, non ho avuto questo piacere, ma se in tante hanno chiesto la ricetta è perchè e buona!!!

Ingredienti:
-2 uova
-150 gr di zucchero + 2 cucchiai
-125 gr di burro pomata
-250 gr di farina
-la scorza grattata di un limone
-1 bustina di lievito per dolci
-3 mele tagliate a fettine
-3 cucchiai  di liquore
-cannella q.b.

ESECUZIONE:
Tagliate le mele a fettine e porle in una ciotola con
-2 cucchiai di zucchero
-cannella a piacere, secondo il gusto
-3 cucchiai di liquore, io ho usato lo strega, ma ci sta bene anche un liquore all'arancio, girare e lasciar riposare un'oretta.
ACCENDERE IL FORNO A 180°C.
Iniziate montando le uova intere con lo zucchero, poi unite via via tutti gli altri ingredienti,unire anch eun poco del liquido che si è formato dal riposo delle mele, imburrare ed infarinare uno stampo,versare il composto e sistemare in modo armonico le fette di mele,versare sopra il rimanente liquido delle mele , infornate per circa 40'.....nel mio forno ne occorrono 45!

E' davvero una magnifica torta di mele, si mantiene morbida e...mi ha conquistata!!!!!
Buon appetito!

lunedì 14 maggio 2012

LA PARMIGIANA...... DI CASA MIA

La parmigiana di melanzane è una di quelle preparazioni che a casa mette tutti d'accordo...e non è poco, ma non poco è il lavoro per prepararla, l'aspetto positivo è che il lavoro anche se lungo può essere diviso in più giornate, il lavorone, almeno per me, è tutto nella frittura delle melanzane.
Ricordo che circa 30 anni fa, quando iniziai a cucinare, le melanzane andavano di rigore messe sotto sale prima di essere cucinate...ora devo dirvi che non lo faccio più da tempo e non ho mai trovato una melanzana amara; la salatura serviva proprio ad eliminare l'amaro delle melanzane, poste sotto sale eliminavano acqua e con essa l'amaro...
La regola però dice che vanno poste sotto sale, lasciate scolare dalla loro acqua per circa due ore, poi rimuovere il sale con l'acqua corrente ed asciugare, ora sono pronte per essere utilizzate.
Come dicevo per una parmigiana occorrono:
1-melanzane fritte, sempre ad occhio per le quantità
2-sugo di pomodoro semplice, con cipolla, olio e basilico
3-mozzarella, tanta, tagliata moooolto piccola o passata al passaverdure con fori larghi
4-parmigiano reggiano, tanto, grattugiato, come se piovesse
E' evidente che non è complicatissima...ci si deve però organizzare, soprattutto se con poco tempo a disposizione.
Per le melanzane è doveroso sottolineare che la frittura varia da casa a casa, da regione a regione...
C'è chi fa le melanzane a fette, spessore di poco meno di 1/2 cm, e poi le frigge direttamente, così, in olio (io di arachide) e questo è il sistema che uso io,

giovedì 10 maggio 2012

TORTA ALLE MELE.......di Vanda

Vanda è una mia cara amica, grande ascoltatrice e severa giudice delle mie preparazioni, al suo palato nulla sfugge...insieme a mia madre è una delle mie critiche gastronomiche!
Vanda cucina bene, ed ha alcuni caposaldi nella sua cucina, non è come me che svolazzo e provo in continuazione, lei fa la SUA torta di mele da sempre...ed è sempre quella; con quella ha cresciuto i figli ed ora la propone ai nipoti e ne ha donato la ricetta  a me che l'ho subito provata...è davvero buona la torta di mele di Vanda
Io l'ho solo un pò "movimentata" aggiungendo sulla superficie prima di essere infornata delle lamelle di mandorle, ma come comprenderete non hanno modificato assolutamente il sapore di base...

lunedì 7 maggio 2012

SFORMATINO DI PISELLI...quando gli avanzi si trasformano

Mi capita spesso in cucina di avere un eccesso di questo o quell'alimento, magari in quel giorno non è stato mangiato...così per necessità mi capita di dover "ripresentare" in tavola, magari trasformati, gli stessi ingredienti, alle volte ottengo ottimi risultati , altre volte no...in questo caso è andata bene.

Mi era rimasta della mozzarella che avevo utilizzato per la parmigiana del pranzo del sabato.
Mi erano rimasti dei piselli che cucino molto semplicemente in olio e cipolla, della cena del sabato.
Mi era rimasta della besciamella che avevo usato per  i canneloni  a pranzo della domenica.
Così il pomeriggio della domenica decido di ripulire il frigo degli avanzi....

sabato 21 aprile 2012

LA PIZZA..... IN CASA MIA

Mi piace tanto la pizza...anche in famiglia è sempre molto gradita.
In questi anni ho provato tante ricette per farla e questa è senza dubbio quella che ha trovato maggiore apprezzamento in casa, questa dose è sufficiente per 2 pizze ciascuno....
INGREDIENTI:
800 gr di farina 00
200 gr di manitoba
25 gr di lievito di birra fresco o una bustina di quello disidratato*
250 ml di latte
350 ml di acqua
50 ml di olio evo
1 cucchiaio di zucchero
1 cucchiaino di sale

*la ricetta prevede l'uso di 50 gr di lievito di birra, ma per i miei gusti è davvero tanto, è sufficiente allungare le ore di lievitazione quando si riduce la quantità di lievito, certo,si deve avere il tempo di attendere la lievitazione, quindi magari ci si organizza per fare l'impasto al mattino e trovarlo lievitato la sera e mi rendo conto che per chi ha sempre tempi stretti non è proprio il massimo...però ora che le temperature sono calate potete provarci...


Personalmente quando decido di fare la pizza inizio la lavorazione alle 16...tutti gli ingredienti nella macchina del pane, programma IMPASTO per due cicli, si proprio così, due cicli, in genere lievita molto, straborda dal cestello, ma oramai lo so e sono pronta....
Negli anni ho ottimizzato le operazioni preliminari alla cottura in modo da soddisfare il desisderio della pizza ed il piacere di mangiarla..non ho raggiunto ancora la perfezione,per quello ci vorrebbero due forni, ma va meglio.Mi preparo dei contenitori monouso in alluminio,da pizza o crostata,quelli tondi e bassi ,con un pennello bagnato nell'olio evo li spennelleno,legermente,insistendo bene sui bordi del la teglia, poi prendo un poco di impasto e sulla spianatoia spiano la mi a pizza, ma ottimizzo il lavoro con le mani direttamente nella teglietta, poi copro la pizza stesa, senza nulla sopra con un'altra teglia messa al contrario sopra e continuo a stendere le altre pizze, sempre senza nulla sopra e chiudo ciascuna pizza con una teglia a cappello ( peccato che non ho pensato a fare la foto..la prossima volta!), questo per evitare che l'impasto secchi, questo lavoro mi consente di poter riordinanre la cucina eliminando la spianatoia, la farina ecc. e mantenendo solo la necessità della cottura per poter mangiare la pizza.
Per la cottura utilizzo,  sia il fornetto ferrari che il forno piccolo, ventilato, anche lui ferrari.
Mi preparo i vari condimenti a piacere ed al momento inizio a cuocere la pizza sia nel fornetto ferrari per la pizza che in quello classico,certo è innegabile ch ei tempi sono un poco lunghi, però lo sapete...se volete provatela!
LA CLASSICA MARGHERITA


LA COTTURA DEL SOTTO

BIANCA CON RADICCHIO...CI SAREBBE STATO BENE DEL FORMAGGIO!



sabato 7 aprile 2012

PUPA CU L'OVA

Ero partita con il non fare nulla in questa Pasqua eccetto le brioche che avevo congelato....
poi ieri sera leggendo questo post di Letizia....mi è venuta la voglia di pasticciare... e così mi sono messa rapidamente all'opera...opera che ho concluso da poco...la ricetta base è stata leggermente modificata, in rosso le mie modifiche personali.

IL CIAMBELLONE PASQUALE...ALLO YOGURT

Chi mi conosce lo sa che amo cucinare i dolci...e così capita che anche mio marito mi commissioni dei dolci, in questa Pasqua ho deciso di fare poco e quel poco l'ho programmato...ma la sua richiesta è arrivata all'ultimo momento e così, per andare veloce ho utilizzato il solito , versatile impasto del ciambellone allo yogurt, ma la variante del "sopra" lo ha reso pasquale....
La ricetta è la solita, vista  e stravista...però viene sempre bene...è una di quelle ricette che è un must da sempre, versatile, facile, nella quale è difficile sbagliare. Potete aggiungerci quello che volete, canditi, uvette gocce di cioccolato, frutta secca, frutta fresca, caffè, cacao, liberate la vostra fantasia ed avrete un dolce sempre nuovo!!!

venerdì 30 marzo 2012

BRIOCHE.....LA TRECCIA PASQUALE DEL RISVEGLIO e le sue sorelle

La Pasqua è vicina e  mi sto preparando.....
LA TRECCIA DEL RISVEGLIO                                          LA BRIOSCE DEGLI AVANZI
                              


LA TRECCIA ACCIAMBELLATA


Ho impastato questi lievitati con la macchina del pane (mdp) uno strumento che trovo di grande utilità.
LE PREMESSE DEI LIEVITATI
Chi si accinge a lavorare un lievitato per la prima volta è molto probabile che non sappia esattamente cosa si nasconde dietro alcuni dei procedimenti che vengono descritti nella ricetta. Uno degli errori più comuni che compromette irreparabilmente tutto il risultato è proprio all'inizio,quando si deve sciogliere il lievito di birra.
E' fondamentale quando si scioglie il lievito di birra utilizzare acqua , latte o qualunque altro liquido si chieda di aggiungere che sia ad una T non superiore ai 30°C, meglio se al disotto, quindi un liquido appena tiepido che in gergo si usa definire anche "acqua morta".E' necessario, non indispensabile usare un liquido appena tiepido per facilitare/ velocizzare l'azione dei lieviti, a tale proposito, nella mia molto modesta esperienza aggiungo anche un cucchiaino di zucchero per "nutrire " i lieviti ed aiutarli nella loro azione metabolica, sia nei dolci che nei salati.
La lievitazione di un impasto è molto variabile, dipende da molti fattori,<soprattutto le prime volte che si esegue un lievitato è bene prendersi del tempo per seguire bene le varie fasi della lievitazione.
Gli impasti che sono in attesa di aumentare di volume, di lievitare appunto, devono sempre essere riparati dalle correnti di aria, ma anche sempre coperti ( io con pellicola) perchè anche il solo contatto prolungato con l'aria tende a seccare in superficie l'impasto....

LA TRECCIA PASQUALE DEL  RISVEGLIO
dopo aver fatto questa foto ho incartato la treccia per bene nella pellicola per alimenti e l'ho posta nel congelatore....ma l'ho comunque assaggiata utilizzando e cuocendo gli avanzi ottenuti dalla treccia....

in rosso le variazioni che ho apportato per necessità o piacere
Ingredienti:
-440 g rdi farina + 30 gr
-100 gr di burro pomata
-80 gr di zucchero,100 gr 
-50 ml di latte appena tiepido
-35 gr di uvetta sultanina ammollata in acqua o in rum se preferite o marsala
-25 gr di lievito di birra,uso il mastro fornaio e ne metto 4 gr
-3 uova intere
-2 chiodi di garofano pestati, un poco del mix composto da chiodi di garofano,cannella,noce moscata,cardamomo.
-2 gr di cannella
per spennellare/decorare
-un tuorlo
-zucchero in granella q.b.

ESECUZIONE:

Preparare il lievitino con :
-90 gr di farina 00
-il lievito di birra
-il latte appena,appena tiepido
-1cucchiaino di zucchero

Lavorate questi ingredienti in una insalatiera ottenendo una pastella un pò densa,subito l'impasto si presentava secco e per arrivare ad una consistenza molle ho aggiunto 50 ml di acqua, ma avrebbe potuto essere anche latte, copritela  e lasciatela sul piano di lavoro a riposare, il lievito si attiva e l'impasto aumenterà visibilmente nel giro di 1 ora 1 e mezza.
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dopo aver ottenuto l'aumento del lievitino ho usato la m.d.p. programma impasto ed ho aggiunto tutti gli ingredienti della ricetta, ho seguito soltanto la prima fase della lavorazione in cui devo verificare se la massa è giusta, cioè che non sia nè troppo secca nè troppo liquida. Ho lasciato andare la macchina e quando ha terminato avevo questa bella massa morbida e profumata tra le mani, poichè era parecchio che non facevo lievitati ho colto l'occasione per utilizzare l'impasto in due modi diversi, che poi alla fine sono diventati tre.

Ho preso la metà della massa ed ho seguito la ricetta base della treccia del risveglio dividendo in tre lunghi cordoni che poi ho legato formando una treccia alla quale ho tagliato le estremità per ottenere una treccia più "pulita" che ho posto, come vedete dalla foto in uno stampo da plum-cake usa e getta di 23 cm di lunghezza, l'ho fatta lievitare,tutta la notte in frigo coperta con pellicola perchè ero stanca, al mattino l'ho tirata fuori ed ho aspettato che lievitasse, l'ho spennellata con un tuorlo, inzuccherata con granella di zucchero e poi infornata, forno a freddo impostato a 100°C i primi 10', poi alzato a 150°C per circa 15 minuti...controllate la cottura che è la cosa migliore...un indicatore di cottura è il profumo che inizi a spargersi nell'ambiente...quando iniziate  percepirlo,iniziate a controllare la cottura, qui poi parliamo ci una piccola pezzatura e la cottura è rapida è evidente che maggiore è la pezzatura,il peso del lievitato e maggiore sarà il tempo di cottura.
Diciamo che in questo modo,con la lievitazione in frigo è possibile fare il lievitato anche per chi non ha molto tempo,da la possibilità di dividere il lavoro in due tempi...altrimenti dopo la formatura della treccia aspettate che lievita...e poi infornate.Lasciate raffreddare e se volete fate come me e congelatela per Pasqua.

Tenete presente che qui vi ho dato la ricetta, ma io ho lavorato l'impasto tutto insieme, poi dalla metà dall'impasto totale  ho ricavato la treccia come da foto, dai ritagli della treccia  ho ricavato 3 pallette e ci ho messo dentro dei cioccolatini, poi li ho messi anche loro in uno stampo da plum-cake,


alla metà rimasta dell'impasto totale ho destinato un'altro dolce una TRECCIA ACCIAMBELLATA, ho preso l'impasto rimasto,steso sul piano di lavoro leggermente infarinato e spennellato con del burro, vi ho sparso dei pezzetti di arancia candita molto morbidi fatti da me ed ho chiuso a metà l'impasto ricavando un rettangolo

con un coltello affilato ho tagliato in tre l'impasto ed ho composto una treccia che poi ho posto così nella teglia


fin qui tutto chiaro???
Quindi partendo da un impasto ricavato dagli ingredienti della ricetta alla fine mi sono ritrovata con tre dolci:
1 stampo con dentro LA TRECCIA DEL RISVEGLIO
1 stampo con dentro gli avanzi della treccia fatti a palla con dentro i cioccolatini
1 stampo con una TRECCIA ACCIAMBELLATA
era tardi quindi ho fatto posto in frigo ed ho messo i 3 stampi dentro fino al mattino.
Al mattino ho tirato fuori per primo lo stampo degli avanzi ,dopo 30 minuti ho tirato fuori lo stampo della treccia arrotolata e dopo 30' lo stampo della treccia del risveglio, così ho creato una catena di lievitazione e poi di cottura...ho fatto lievitare le pallette degli avanzi

e poi le ho cotte e poi  via con gli altri, di seguito.....
alla fine ecco  le pallette cotte  e tagliate, è l'unico dolce che ho assaggiato, mi è piaciuto e quindi gli altri due li ho congelati!
BRIOCHE DEGLI AVANZI A PALLETTE CON RIPIENO DI CIOCCOLATO

LA TRECCIA ACCIAMBELLATA
qui è lievitata...
e qui è cotta...







sabato 24 marzo 2012

LINGOTTINI LEGGERI DI PERE

E' un dolcetto completamente nato dalla mia fantasia e ne sono entusiasta.La lavorazione non è tra le più rapide, ma la delicatezza del sapore finale vi ripagherà del tempo impiegato.
Si tratta di un dolcetto composto da una base di pasta biscotto con sopra uno sciroppo di pere.


SCIROPPO DI PERE
Procuratevi delle pere mature e saporite, la quantità è ad occhio.
Porre sul fuoco, in un pentolino 50 ml di marsala e 50 ml di acqua con 100 gr di zucchero, portare ad ebollizione, poi aggiungere le pere tagliate a dadini, continuare la cottura, deve ritirarsi un pò.
Intanto ammollare 1 foglio di gelatina,strizzarlo bene ed unirlo al composto sul fuoco dove si scioglierà,completare la cottura e far raffreddare lo sciroppo.
In uno stampo in silicone con forma "a barrette", piccoli rettangoli, versare il composto di pere ben "sgocciolato" e porre a freddare nel congelatore, conservare con cura lo sciroppo che rimane.

BASE DEL DOLCE la ricetta è di RosalbaF
Ingredienti:
-5 albumi ( circa 150 gr)
-poco succo di limone
-5 tuorli (sono circa 100 gr)
-1 uovo intero medio ( circa 60 gr)
-85 gr di zucchero
-130 gr di farina setacciata

ESECUZIONE:                ACCENDERE IL FORNO A 180°C
Iniziare montando 5 albumi a neve ferma con un poco di succo di limone, alla fine aggiungere 2 cucchiai di zucchero e mettere da parte.
Montare i tuorli e lo zucchero molto bene, mentre montano, aiutatevi con delle fruste elettriche, versare a filo 4/5 cucchiai di acqua bollente, poi a  mano e molto delicatamente unire gli albumi a neve e la farina.versare il composto nello stesso stampo di silicone che avete usato per le pere.
Porre in cottura per 10'circa, cuociono rapidamente perchè è poco l'impasto del rettangolo.
Se avete solo uno stampo a rettangoli,dopo che le per sciroppate si sono congelate rimuovetele dallo stampo ,ponetele in un sacchetto di plastica e conservatele nel congelatore, così avrete lo stampo libero da utilizzare in forno per la base.
Una volta cotti e freddati rimuovete delicatamente i rettangoli di pasta dallo stampo, livellarli e ripulire bene i profili, rimettete la pasta nei rettangoli e bagnare leggermente con lo sciroppo che avete tenuto da parte, se non dovesse bastare unite poco poco marsala, porre sopra la barretta che avete ottenuto con lo sciroppo di pere e rimettete nel congelatore.Far congelare il tutto, per presentarli rimuovete la barretta dallo stampo e metterla come volete nel piatto, fate questo un poco di tempo prima di servirla, altrimenti è troppo fredda, fare un giro di caramello per decorare la presentazione e sopra un poco di granella di nocciole.
BUON APPETITO!

lunedì 19 marzo 2012

LA CUCINA ROMANA DI CASA MIA.....LA CORATELLA D'ABBACCHIO

E' tempo di pensare alla S.Pasqua, ancora di più per chi di tempo non ne ha mai abbastanza ma vorrebbe fare, sorprendere e sorprendersi. Ci sono alcune preparazioni che sembrano essere inaccessibili , alla portata di pochi conoscitori che invece sono di una disarmante semplicità ma che tra le mura delle nostre cucine ci sembrano di insormontabile difficoltà, vuoi per la poca conoscenza che abbiamo delle materie prime ( sareste capaci di "spennare" un pollo?) abituate come siamo a  trovare tutto disponibile ai banchi del supermercato, vuoi perchè alcuni piatti della tradizione stanno lentamente scomparendo dalle nostre tavole...su alcune preparazioni abbiamo delle difficoltà.
E così mi trovo a pubblicare questa ricetta che avevo già postato su coquinaria tempo fa.
La coratella d'abbacchio fa parte di quelle preparazioni che stanno scomparendo...eppure è un piatto semplice, gustoso, economico e anche sano, si, perchè la coratella deve essere fresca o come si diceva una volta "viva" a indicarne la freschezza, è composta di  interiora ed è  notoria la loro facile deperibilità.
Nella cucina romana la coratella riveste un ruolo determinante, ancora di più il giorno di Pasqua e precisamente nella colazione di Pasqua in cui si gusta così , nella sua semplicità o accompagnata con i carciofi e con tutto il resto delle preparazioni caratteristiche di questa speciale celebrazione, c'è da evidenziare come anche la colazione di Pasqua stia scomparendo nella maggioranza delle famiglie portando le preparazioni direttamente al pasto del pranzo, è un segno anche questo della evoluzione dei tempi con relative modifiche ed adattamenti delle nostre tradizioni.
Ecco come si presenta la coratella quando la portate a casa


La si può trovare con o senza milza


Ecco davanti a voi tutti i pezzi,si è vero fanno un pò senso buttati così, quindi sbrigatevi a separarli traloro usando delle forbici, poi lavateli, asciugateli o fateli scolare bene facendo attenzione a rimuovere eventuali piccoli coaguli di sangue, presenti maggiormente all'interno del cuore e del fegato, per favorirne la rimozione è consigliabile tagliare a metà il cuore.
queste foro rappresentano due diversi acquisti di coratella , nella prima foto è molto chiara la trachea che sembrerà di "plastica", leggera è totalmente da eliminare,quelle sfere tonde inglobate nella materia bianca sono le ghiandole surrenali, pulitele eliminando il bianco e mantenendo l'interno che ha le dimensioni più o meno di una noce, anche queste non sono sempre presenti....
Non conosco qual'è la variabile sulla presenza degli organi , non so da cosa dipende, di certo dal macellaio è più ricca che non rispetto alle metà dell'animale che trovate al supermercato, poi il macellaio è più disponibile alle spiegazioni ed almeno le prime volte potrebbe essere utile.
Sempre nella prima foto sono evidenti i vari filamenti bianchi presenti....vanno tutti eliminati...al termine di questa pulizia vi troverete con i vari organi separati.

Nella foto i due polmoni, di un bel rosa, di consistenza spumosa, leggeri, il loro interno è forato per la presenza dei bronchi....



aggiungiamo vicino ai polmoni il cuore

ed ecco il fegato...stesso colore e consistenza di quello più comune di vitella o vitellone....

poi ci sarebbe la milza raramente presente di cui non ho le foto.
Ora ciascuno di questi organi deve essere pazientemente tagliato, io uso le forbici, ottenete dei cubetti non troppo grandi, ma neppure troppo piccoli, nel tagliarli mettete ogni organo separato dagli altri




Tirate un sospiro di sollievo...il più è fatto!
Se fare questa pulizia vi ha portato via molto tempo( le prime volte può sembrare un lungo lavoro) potete anche coprire il tutto con la pellicola, riporre in frigo e riprenderla solo per la cottura!
Per la cottura, prendete una padella e versatevi una generosa quantità di olio evo, tagliate sottilmente abbondante cipolla...se dolce molto meglio....aiutandovi con il fuoco moderato ed il coperchio fate appassire la cipolla senza farla dorare e ponete in cottura per primi i pezzi dei polmoni...dopo un poco che cuociono, cambiando colore, sentirete dei piccolo sibili provenire dalla padella, è il polmone "che fischia"...è il segno che indica che ponete aggiungere il cuore e girate, poca cottura e la milza, girate e poca cottura e poi gli altri organi..in ultimo in assoluto il fegato, regolate di sale e abbondante pepe, sempre a gusto, continuate la cottura
con coperchio regolandovi come un comune spezzatino, aggiungete del vino bianco e continuate la cottura, la carne non deve seccare,quindi il fuoco deve essere dolce, la coratella deve rimanere morbida, attenzione a non farla seccare...
Poichè la tradizione la vuole con i carciofi, tipico prodotto laziale del periodo pasquale....
prendete due belle mammole e pulitele nel modo classico...poi tagliate i carciofi a fettine sottili,sottili e andrete cuocerli in una padella con un fondo di olio ed aglio ben sminuzzato, fate imbiondire dolcemente l'aglio ed aggiungete le fettine di carciofo...regolate di sale,di pepe e cuocete aiutandovi con vino ed acqua...
Quando la coratella vi sembra quasi pronta aggiungeteci le fettine di carciofo e  fate insaporire il tutto per  qualche minuto senza far dorare.
LA VOSTRA CORATELLA E' PRONTA !

giovedì 15 marzo 2012

TORTA DECORATA....

PER IL COMPLEANNO DELLA MIA MAMMA
fu la mia prima torta decorata e mi divertii molto, ho deciso di postarla perchè è comunque una novità per chi non l'ha mai vista e per me sempre un dolce ricordo...-.-
Torta allo yogurt
1 v. di yogurt naturale da 125gr
3 v. farina
3 uova (albumi a neve)
1 v. zucchero
1/2 v olio di semi
1 limone,la scorza grattata
sale

Mescolare i tuorli con lo zucchero, unite poi farina, olio, yogurt e gli albumi montati a neve. Insaporire con un pizzico di sale e con la scorza grattugiata del limone,versare nello stampo imburrato ed infarinato e far cuocere per circa 45 min. in forno già caldo a 180°C.

Questa è la ricetta di base alla quale si possono apportare infinite varianti che nel mio caso sono state 

Per la base grande:
torta allo yougurt al caffè (della muller) e cioccolato fondente ( ridotto in polvere) sostituito  ad una parte di farina ( faccio ad occhio), aromatizzato con abbondante scorza  l'arancia. Dopo la cottura è stata bagnata di alchermes, rum e sciroppo semplice, tagliata in due e farcita con crema pasticcera all'arancia.

Per la torta piccola:
torta allo yogurt con yogurt all'arancia ( non muller ) con bagna di alchermes, rum e sciroppo semplice, bucata al centro rimuovendo tutto l'interno lasciando un bordo di circa un centimetro e riempiendo il " buco" con crema pasticcera al cioccolato.

Per il rivestimento di cioccolato plastico:
ho usato in totale 5 tavolette da 100 gr di cioccolato bianco galak, di miele ho iniziato una confezione da 500 gr, ma ne ho ancora tanto...
per stendere la sfoglia di cioccolato fondente e per fare i decori, per lavorarli, ho usato tantoooooooo zucchero al velo e mi sono anche aiutata con della fecola. Il rivestimento bianco/avorio,  è stato fatto seguendo la ricetta semplice ed esplicativa del cioccolato plastico bianco al miele ( sul sito cookaround ), la coroncina bianca di decorazione è stata fatta con una glassa reale fatta in casa , il verde che vedete che fa risaltare le foglie è fatto semplicemente di acqua, zucchero e colorante verde liquido......
Ho mantenuto le due basi inserendo 5 cannucce, quelle grandi, al centro, tra le due torte.
La circonferenza è stata tutta rivestita di cuori dal colore e dalle dimensioni diverse,ci sono più tipi di fiori,alcuni fatti con la glassa reale e con la sacca da pasticcere ed altre con il cioccolato plastico.